L'amica d'infanzia che poi...
Data: 13/06/2022,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Esploratore97, Fonte: Annunci69
... Ma poichè la voglia era ancora presente in noi, anziché camminare, stavamo correndo a perdifiato, lungo il selciato scivoloso, quasi come volando sulle pietre bagnate dalla pioggia.
Arrivati al portone che dava sul vialetto ci fermammo a riprendere fiato, mentre prendevo le chiavi. Salimmo le scale ed entrammo a casa mia.
Subito dopo chiusi la porta alle mie spalle, e tenendola per mano la condussi alla mia camera da letto. Lì cominciammo a svestirci, giacche e magliette finirono per terra. Quando rimase solo in intimo lei mi fa:
"Avanti! Strappami il reggiseno e le mutandine! So quanto mi desideri, perché lo voglio anche io!"
E dicendo ciò mi calò con un sol gesto di mano i boxer, facendo uscire il mio cazzo, ormai con la punta viola e le vene ingrossate come tubi per l'eccitazione.
"Ammazza oh! Non pensavo ce lo avessi così grosso!"
"È la mia prima volta a dire il vero..." dissi un poco in imbarazzo
"Ah. Beh fa niente anche io sono vergine!"
"Ma davvero?!"
"Sì. Pensa che bello. Scopriremo il piacere insieme! Ora dammi il tuo pisello dai!"
Non fece in tempo a finire la frase, che subito si mise a baciare la punta del glande, sporcandolo con le labbra ricoperte dal rossetto. Era una sensazione fantastica! La sua lingua che faceva scorrere sotto la mia asta, le palle che mi succhiava e si metteva in bocca, il glande trovava sollievo quando penetrava quelle labbra gonfie, ma delicate, ed umide. Se fossi stato bendato allora, non avrei fatto ...
... distinzione tra la sua bocca e una figa qualsiasi. L'unica differenza era la lingua che mi sollecitava il peripuzio e il frenulo. Era davvero brava a fare i pompini, difficile credere fosse vergine
"Ahi!" Esclamai come un idiota.
E lei ridendo: "Scusa! Non volevo morderti!"
Ridemmo insieme. E poi entrambi ci zittimmo, seri.
Con uno sguardo profondo ci guardammo intenssmente negli occhi.
Lei in basso. Si alzò senza dire niente. Entrambi faccia a faccia ci baciammo selvaggiamente. I nostri corpi erano attaccati come due calamite. Poi lei scivolo dalla mia presa, e si tolse piano il reggiseno, mostrando quelle belle tette dritte che già avevo visto.
Si sfilò le mutandine lentamente, piegandosi in avanti e alzando il culetto sodo, sempre guardandomi. Ricordava molto una femme fatale che seduce il suo fresco partner.
E di colpo saltò all indietro, sprofondando nelle pieghe delle lenzuola.
Allora vidi una visione di cui ho ancora memoria! Lei, sul mio letto, con le gambe aperte a V e tirate in sù con le mani. Alla fine in basso vi era una bella fighetta, depilata, liscia con qualche ciuffetto chiaro che partiva da un triangoletto di peli poco sopra il clitoride. Quest'ultimo era messo in mezzo a due labbra rosse, contornate da una pelle rosata, a sottotoni gialli. Un mix di colori, sensazioni ed umori vaginali che da soli dicevano: prendi la mia verginità! Qui, adesso!
Non ci vidi più dalla voglia e sprofondai in quella visione.
"Aspetta voglio succhiarti i ...