1. Cronache dalla città di Nefalia


    Data: 31/05/2022, Categorie: Anale Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... per fortuna coperte dal rossore dei raggi solari del primo giorno in spiaggia. Mio cognato, parlava con gli altri con estrema naturalezza, da lui non traspariva la benché minima emozione. Dopo una buona mezzora, i miei suoceri si alzarono e decisero che per loro era giunta l’ora per andare a letto. Così anche io presi la palla al balzo e dissi che mi sentivo stanca, Luca si accodò a me e anche Carla e Nicola ci seguirono a ruota. I giovani invece si accordarono per rimanere ancora un po’ in piedi. Ci dividemmo davanti alla camera dei suoceri e giunti davanti alla nostra io salutai prima Carla e poi Nicola. Mentre Luca e Carla ci volgevano le spalle, mio cognato mi strizzò l’occhio maliziosamente e mi strinse una tetta. Ricambiai lo sguardo e con la mano destra gli sfiorai il cazzo, la cui imponente forma era evidentissima sotto i calzoncini. Entrai in camera mia e mi catapultai in bagno chiudendo la porta alle mie spalle. Abbassai le mutandine, eliminai la carta igienica gettandola nel water e mi sedetti sul bidet. L’acqua fresca del getto centrale mi raggiunse la vagina e io lasciai che si prolungasse il benefico effetto rinfrescante.
    
    Mi lavai con cura aprendo bene le labbra, poi mi dedicai alla parte posteriore e quindi mi spogliai del tutto per infilarmi sotto la doccia tiepida. Strofinai a lungo la mia pelle, era come se io volessi levarmi di dosso, il mio comportamento scorretto, le tracce, per lo più psicologiche, delle mani di Nicola intimamente su di me. Quando ...
    ... uscii dal bagno, ancora con i capelli grondanti avvolti nell’asciugamani Luca era in piedi, nudo, che si sceglieva il costume per la spiaggia del giorno dopo. Vidi il suo pisello molle, che fino al giorno prima, io consideravo di dimensioni, per me, più che sufficienti e lo giudicai piccolino, insignificante. Pensai al grosso cilindro di Nicola, percepii le sensazioni profonde di piacere che simile aggeggio mi aveva donato. Dopo anni di matrimonio, stavo rivalutando, alla luce dei recentissimi avvenimenti, le dimensioni del cazzo. Ero sempre stata una donna convinta assertrice, che le dimensioni del pene non avessero alcuna importanza e che i preliminari, l’affetto, la dolcezza fossero più determinanti per la buona riuscita di un rapporto sessuale. Con Nicola, avevo quasi sicuramente scoperto, il famoso “punto G” . La forma un po’ ricurva verso l’alto, la sua grossa cappella, e sicuramente la lunghezza del suo cazzo mi avevano provocato sensazioni interne inimmaginabili, toccando punti fino ad allora inesplorati. A letto Luca si avvicinò ed io non me la sentii di rifiutargli il giusto e sacrosanto rapporto, Mi leccò con maestria come sempre, mi accarezzò con estrema dolcezza, mi penetrò scopandomi per lunghi e interminabili minuti, poi, io, per la prima volta nel nostro matrimonio, finsi l’orgasmo e lo abbracciai stringendolo a me, mentre lui eiaculava bisbigliandomi frasi d’amore eterno. Luca si addormentò in pochi minuti, mentre io dopo essermi rilavata per l’ennesima volta, ...
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