Cronache dalla città di Nefalia
Data: 31/05/2022,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster
... suoceri e quella dei miei cognati e delle loro figlie, Marzia e Loretta, mentre Lele e Massi avevano scelto l’ultima camera, che avrebbero condiviso con Fabio, unico maschio di Nicola e Carla. Quest’ultima camera, aveva sbocco all’esterno su un grande terrazzo angolare che, confronto al nostro, godeva quindi di un panorama più ampio e su più fronti. Alle ventuno, quella sera, dopo le varie docce ristoratrici, ci apprestammo al ristorante, dove, unendo alcuni tavoli, era stata apparecchiata, una lunga tavolata, riservata a tutto il nostro numeroso gruppo. Nel prendere posto al tavolo, Luca ed io attendemmo che si sedesse mio cognato e poi scegliemmo strategicamente di accomodarci esattamente dalla parte opposta. Le specialità marchigiane deliziarono i nostri palati e il vinello rosso fresco fece da degno contorno all’ottimo cibo. Dopo cena, uscimmo fuori dall’hotel per fare quattro passi e favorire la digestione, ci avviammo e superato l’ampio spiazzo antistante l’albergo, iniziammo a percorrere, il lungo viale alberato, che si inoltrava all’interno dell’enorme parco circostante. Esso era completamente illuminato da romantici lampioni, che dall’alto, diffondevano una tenue luce, calda e accogliente. Tutto attorno, il parco, ricco di pini secolari che, a quattro o cinque metri di altezza, si congiungevano e si toccavano formando una specie di copertura al lungo viale. Proseguendo per questo interminabile pergolato, sfociammo in un ampio spiazzo, piastrellato con blocchi ...
... autobloccanti e corredato da panchine in legno con l’intelaiatura artistica in ferro battuto. Al fondo di questo piazzale vi era un pa****tto in mattoni a vista, dal quale si godeva un fantastico panorama. Sottostante al muretto a pochi metri di distanza iniziava la spiaggia, che dopo una cinquantina di metri, si annegava dentro il mare scuro. In lontananza si vedevano le lampare dei pes**tori che dondolavano sulle loro barche, formando riflessi luminosi che si proiettavano come leggeri bagliori scintillanti sull’acqua nera come la pece. Il cielo era impunturato di stelle di varia grandezza e luminosità ed io appoggiata al muretto, guardavo negli occhi Luca, rapita da questa atmosfera così romantica e sensuale. Lo abbracciai, stringendomi a lui con tenera e languida passione. Mentre il gruppo degli altri, compresi i nostri figli, si allontanava per andarsi a sedere sulle panchine dello spiazzo, Luca ed io, ci sciogliemmo dall’abbraccio e passeggiando lentamente, ci appartammo in fondo, dove il pa****tto formava un angolo curvo. Protetti e celati dal tronco di un enorme pino, ci baciammo a lungo, lui, si accorse solo allora che le mie candide tette erano prive di reggiseno e iniziò ad accarezzarmele da sopra la maglietta leggera, strusciando il palmo delle mani sui miei capezzoli eretti. Poi le sue mani furono sotto la maglia e presero possesso delle mie turgide mammelle, stringendomele delicatamente, poi prese tra il pollice e l’indice i capezzoli e li strinse piano girandoli fra le ...