Violagode, capitolo 12: il mandingo - Racconti Erotici

Violagode, capitolo 12: il mandingo

... sì, è il mio sogno.”

“Sei fortunata allora, abbiamo qui un grosso cazzo per il tuo buchetto voglioso.” Fa un cenno a Mike che entra in scena e mi viene di fianco.

“Ecco il regalo per te,” continua Yuri, “inginocchiati e datti da fare.”

Io mi inginocchio e slaccio i jeans di Mike, li abbasso e trovo dei boxer neri veramente gonfi. Guardo la camera e sorrido. “Wow, è tutto per me.” Infilo una mano nel boxer ed estraggo un cazzo veramente notevole, non è duro del tutto ma è già di una ventina di centimetri e di un diametro considerevole, circonciso, con cappella grossa e bella a punta.

“Cosa dici di questo bel cazzo?”

Io mi inumidisco le labbra con la lingua e rispondo: “È il cazzo più grande che abbia mai visto.”

“Pensi che entrerà nel tuo culo?”

“Oh, di sicuro…” e mi getto sul glande, prendendolo in bocca e cominciando a succhiare mentre con una mano masturbo quel cazzo gigantesco.

“Guarda in camera.”

Eseguo, cercando di essere il più lasciva possibile mentre scorro con la lingua su quel bastone, che nel frattempo è diventato durissimo. Vorrei avere un metro per misurarlo, forse sono trenta centimetri, ma il diametro… apro la bocca del tutto e provo a ingoiare, ma è impossibile, è troppo grosso per entrare in gola. Tossisco e Mike mi mette una mano dietro la nuca, spingendolo di nuovo in gola. Prova a scoparmi, spingendo sempre di più. Sento le lacrime scendere sulle mie guance mentre tento disperatamente di rilassare la gola e la lingua. È ...

... enorme.

“Basta succhiare, troia, adesso devi farti sodomizzare, te la senti?”

“Oh, sì…” rispondo io lasciando colare la bava dalla bocca e guardando quel cazzo maestoso. “Lo voglio nel culo.”

Mike si spoglia, mi prende per le ascelle e mi sbatte sul divano, alza le mie gambe e si china per leccarmi il buco del culo. Io mi abbandono al piacere.

Dopo avermelo leccato si rialza e me lo da di nuovo da succhiare, ma non ce ne è bisogno, è durissimo.

“Come ti piace essere inculata? Pecorina?”

“Oh, sì.” Mi metto a pecora porgendo il culo, Yuri si avvicina con la camera a mano e la punta sul mio ano voglioso. Mike appoggia il glande e spinge piano. Sento il culo aprirsi, quella magnifica cappella si sta facendo strada, poi un colpo secco ed è dentro l’ano, si ferma.

Yuri inquadra il mio viso. “Allora, Violet, ti piace quel grosso cazzo nero?”

“Oh, mi piace il grosso cazzo nero.”

“Dove è il cazzo nero?”

“È nel mio culo.”

Mike comincia a muoversi piano, io gemo di piacere, guardo in camera, mi passo la lingua sulle labbra, socchiudo gli occhi quando il ritmo si fa più intenso.

Oh mio dio, ho un cazzo gigantesco nel culo e… godo, godo come una vacca da monta.

Apro la bocca con lo sguardo nel vuoto, non so se la telecamera stia riprendendo il mio viso o il mio culo, so solo che mi sento in paradiso.

Sento che mi vengono sfilate le scarpe, poi Mike mi afferra per i fianchi e con una mossa rapida si siede sul divano portandomi con lui, mi ritrovo impalata ...