Francesca- primi due racconti riveduti e corretti
Data: 29/05/2022,
Categorie:
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... gli chiedeva di entrare con le dita sempre più in fondo. Poiché le mutandine lo ostacolavano, Angelo le ha levato le mutandine. “Mi hai rotto i collant ma non mi interessa. Ho voglia di averti” Lui ha estratto il cazzo dai pantaloni e lo ha appoggiato alle grandi labbra bagnatissime. Il profumo emanato dalla fighetta aveva invaso tutto l’abitacolo dell’auto. Francesca gli baciava il petto, il collo, le labbra, gli morsicava delicatamente le orecchie e le mani di lui erano sulle spalle ad accarezzarle. Con delicatezza Francesca lo ha voluto dentro di sé. “Non venirmi dentro, ti prego, non voglio rimanere incinta. Ho voglia di stare con te e di amarti tanto. È dal primo giorno che ti ho visto che ho tentato di farti notare quanto mi piacessi. Quanto è stato difficile arrivare a te!” ed ha continuato pur avendo il cazzo dentro “Era una scusa quella di chiederti spiegazioni. Volevo sentire il tuo profumo, la tua voce, vedere te vicino a me. Mi hai fatto sentire innamorata e la voglia è cresciuta in un istante. Ti avrei mangiato lì, al momento. Le gambe mi tremavano, non sapevo che dire, pensavo che non ti piacessi. Tu vieni dalla città e per noi ragazze di paese non c’è quasi scampo. So di essere figa e non ho intenzione di stare qui in questo postaccio” Era un fiume in piena nel parlare. Angelo ha continuato con le carezze sulle tette ed è entrato lentamente nella fighetta. Era così dolce e tenera. La peluria del monte di venere era leggera e biondiccia come i suoi capelli. ...
... Lui ha iniziato a muoversi dentro di lei e lei aveva sempre più difficoltà a parlare. Ad un tratto ha sollevato le braccia, ha aperto la bocca, ha iniziato a respirare profondamente e frequentemente mugolando finché con un tremito incredibile, sollevando le gambe, è venuta aprendo la bocca trattenendo il respiro ma senza emettere alcun suono. “Tu non vieni?” Angelo ha continuato a muoversi in lei ed un attimo prima dell’orgasmo è uscito dalla figa e le è venuto sulle tette. “Lo vuoi assaggiare?” ha chiesto lui. “No, oggi no” Poi si sono distesi sui sedili dell’auto stringendosi a vicenda e scaldandosi reciprocamente. È stato un bel momento in cui hanno parlato di tante cose e lui ha avuto modo di conoscerla meglio. Si sono dati appuntamento per la settimana seguente con le stesse modalità di incontro. Purtroppo non avevano un appartamento per trovarsi e fare l’amore con tranquillità. Durante le lezioni lei era attenta e lo seguiva. Si vedeva che studiava molto. Francesca era sempre ben ordinata e sempre più bella. Si teneva distante da lui per non dare nell’occhio. Le altre si avvicinavano, parlavano e ridevano senza senso dandosi delle leggere gomitate come a far notare qualcosa all’altra. Come promesso si sono ritrovati al solito posto al giorno che avevano stabilito. Sotto il cappotto nero lei era molto più bella della volta precedente. “Ti piaccio come sono vestita?” “Sì, molto” Era veramente bella e ben vestita. Non era certo la bellezza di Forica che era una donna fatta. ...