1. Capitolo 2 – Vita e amori miei in ambito lavorativo


    Data: 21/06/2018, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu

    ... dell’aeroporto. Prima d’arrivare a casa sua mi fermai a comprarle un regalino; mi pareva alquanto irriguardoso e poco cordiale andarla a trovare a mani vuote. Abitava in un condominio alquanto vetusto e ingrigito dallo smog prodotto dal notevole traffico. Suonai il campanello e salii le scale fino all’ultimo piano. L’appartamento era piuttosto grande ma si notava che era alquanto datato; mi fece accomodare sul divano, lei invece andò in camera di suo figlio per sincerarsi che avesse preso sonno. Ritornò e si sedette sul divano al mio fianco. Le detti il regalo che lei gradì molto. Parlammo un po’ di tempo poi mi fece vedere l’appartamento con le varie stanze, aveva una grande terrazza che fungeva da tetto condominiale. Mi portò in cucina e m’offrì da bere. Tornammo a sederci sul divano: Adriana cominciò a raccontarmi che lavorava come operaia in un grossa ditta che produceva oggettistica in porcellana d’alta qualità e la sua mansione era l’imballaggio del prodotto finito. Lo definì un lavoro alquanto monotono e palloso. Le proposi di fare una passeggiata in città in quanto il centro distava, a piedi, appena 10 minuti ma lei non volle. Mi disse che non voleva lasciar solo suo figlio. Allora accese la televisione e abbracciati ci mettemmo a guardare un programma. Il divano era in pelle coperto da un copridivano in raso a tinta unita liscio e morbido al tatto, fresco di bucato e profumato. Adriana era rilassata e aveva posato la testa sul mio torace semidistesa con le gambe ...
    ... raccolte, indossava un vestito corto e chiaro che gradivo molto; si era messa sulle unghie, delle mani e dei piedi, uno smalto rosso acceso. I capelli morbidi e setosi e scendevano sulle spalle. Dolcemente accarezzai i capelli e abbassai lo sguardo, e Adriana lo alzò e ci guardiamo in faccia; parlammo e ci mettemmo a sorridere mentre io continuai con le mie dita a massaggiare i capelli. Senza che se ne accorgesse le mie dita, delicatamente, scivolarono sul suo collo e un fremito percorse la schiena di Adriana. A quel punto alzò lo sguardo e portò le sue labbra sulle mie con unbacio timido ma molto sensuale.Le emozioni ci lasciarono andare e accompagnai la mia mano sotto il vestito fino ad arrivare all’inguine.
    
    Allargò le gambe ed io mi misi in mezzo. Si sfilò il vestito e posai il mio viso e le mie labbra sul petto e leccai fino a che lei scoprì i seni. Con voce emozionata, al contatto dei baci ravvicinati, iniziò a gemere e sentendo quanto mi diceva, m’eccitai ancora di più.
    
    Scostai lemutandine: Adriana aprì le gambe poggiandone una sul pavimento e l’altra sul morbidocuscino dello schienale. La penetrai con forza e lei m’accolse inarcando la schiena e con le mani tra i miei capelli.
    
    “Spingi Gianluca … Dai non fermarti …”
    
    Continuai con andirivieni molto cadenzato cercando di dare dei colpi di bacino molto profondi toccando col cazzo il fondo della vagina;percepii che ero molto vicino all’orgasmo quindi aumentai il ritmo, eruttai una gran quantità di sperma in vagina. ...