1. Capitolo 2 – Vita e amori miei in ambito lavorativo


    Data: 21/06/2018, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu

    ... parte. Portai una mano sul seno e iniziai a massaggiarlo compiendo dei movimenti lenti e circolari. L’eccitazione saliva in entrambi e Adriana si tirò su il vestito oltre la vita si tolse le scarpe e si sfilò i collant. Riuscii ad allungare una mano e ad accarezzarle le gambe. La pelle era morbida e levigata come quella di un neonato. Passai la mano sulla parte interna delle cosce e lei ebbe un sobbalzo di piacere. Adriana continuava a giocare con il mio cazzo marmoreo. Alternava leccate sul glande a baci con risucchio rendendomelo sempre più grosso e duro e di color violaceo. Mi sfilò i pantaloni e mi distese sul sedile abbassato; mi salii sopra sollevando ancora di più il vestito. Scese molto lentamente e Il cazzo entrò nella sua figa.
    
    “Ahhh! Mmmmh …. Ma che grosso e lungo ….!
    
    M’agitai e la scopai. E lei s’agitava ed ansimava.
    
    Poi si fermò riprendendo fiato e poco dopo ricominciai a scoparla, stavolta, infilando il cazzo fino a toccare il fondo della vagina. Ero tutto dentro di lei fino ai coglioni!
    
    “Oooohhh! Mi stai sfondando ….”
    
    Continuai a scoparla con un ritmo alternato fino a quando venne lanciando un urlo a bocca aperta. La guardavo eccitandomi oltremodo e venni anch’io, poco dopo, proprio in fondo alla vagina.
    
    Rimasi dentro di lei ancora per un po’ di tempo. Lei intanto mi baciava, m’accarezzava e sorrideva e ogni tanto ci dicevamo qualche parolina dolce e romantica. Ben presto il cazzo perse vigore e durezza e uscii dalla figa e con esso ...
    ... gran parte del mio sperma e dei suoi umori. Le passai dei fazzolettini di carta tanto per asciugarsi la figa e la stessa cosa feci io poi ci rivestimmo e tornammo verso casa. Durante il tragitto di ritorno le proposi d’incontrarci il weekend successivo e lei mi disse che se era libera molto volentieri.
    
    La lasciai, davanti alla casa di Bruna, e me ne tornai a casa e durante il tragitto capii che anche se non era una gran bella donna aveva sensualità che esprimeva in ogni gesto fuori dal comune. E questo mi piaceva molto! Tornai a lavorare lunedì e Bruna mi chiese:
    
    “Allora com’è andata sabato sera?”
    
    Le raccontai che eravamo andati a mangiare la pizza e poi avevamo fatto una passeggiata sui colli antistanti alla cittadina. Continuai col racconto dicendole che mi piaceva e che se sarebbe stata libera ci saremo rivisti anche il weekend prossimo. La settimana lavorativa passò senza particolari scossoni poi venerdì pomeriggio ricevetti una telefonata da Adriana:
    
    “Ciao GianLuca volevo dirti che nel weekend non mi posso muovere di casa in quanto devo accudire mio figlio ma se vuoi puoi venirmi a trovare sabato sera dopo cena …. Tanto mio marito parte venerdì pomeriggio e ritorna domenica notte a casa ….”
    
    “Peccato che tu non ti possa muovere nel weekend, avevo progettato un bel giro in macchina vorrà dire che lo rimanderò … Comunque vengo a trovarti sabato sera ….” risposi
    
    Mi spiegò dove abitava; era una zona alquanto caotica e trafficata della città in prossimità ...