1. lezioni private....? (parte 1)


    Data: 21/06/2018, Categorie: Masturbazione Maturo Hardcore, Autore: spike005, Fonte: xHamster

    ... capii che non era ancora finita, e sentii il mio pene che cominciava a indurirsi.
    
    Si alzò di s**tto e mi spinse sul divano, dove mi rimisi a sedere come prima. Si piegò su di me e cominciò a leccarmi il cazzo con decisione, stringendolo con una mano.
    
    Passò la lingua sull’asta, fino alla punta ancora umida di sperma, poi scese tra le palle, mentre mi segava forte. Lo prese in bocca fino a metà e cominciò un pompino fantastico, tanto che tornai duro in pochi secondi.
    
    “voglio che mi scopi” disse, e in un attimo mi fu sopra. Non fu difficile farlo entrare, visto che era fradicia da morire, e il mio pene scivolò dentro senza fatica.
    
    “sì… fammelo sentire tutto dentro….” Disse, e cominciò a muoversi in modo da strofinare il suo clitoride sul mio pube, mentre la sua figa calda e umida mi stringeva il cazzo.
    
    Mi mise le tette in faccia e le strizzai forte, mentre le succhiavo i capezzoli.
    
    Cominciai ad accompagnare i suoi movimenti di bacino in modo che il mio cazzo entrasse e uscisse quasi del tutto, con forza.
    
    Venne dopo pochissimo, e fu fantastico. Sentivo la sua figa contrarsi sul mio pene, tanto che rischiai di venire anche io.
    
    Si accasciò su di me, poi dopo qualche secondo si accorse che ero ancora duro.
    
    “…scusa… sono venuta subito… ma tu non ancora?” disse, quasi imbarazzata.
    
    “no… ma mi manca poco, in ...
    ... realtà…”
    
    sorrise, si alzò e si inginocchiò come prima davanti a me. Cominciò a segarmi forte, mentre appoggiava le labbra sulla punta, e capì cosa voleva fare. Non ce n’era bisogno, ma mi eccitai ancora di più, e venni fortissimo.
    
    I primi schizzi le finirono in viso, fin quasi sulla fronte, e sugli occhiali. Qualcuno in bocca, sulla lingua, sulle labbra. Poi qualche goccia colò sulle mani, a significare che ero completamente svuotato.
    
    Sorrideva, Sandra, mentre andava in cucina a lavarsi la faccia.
    
    Si sedette di fianco a me e mi abbracciò.
    
    Stranamente non parlammo di quello che era successo, anche perché non penso ci fosse molto da dire. Non affrontammo nemmeno il discorso del “poi”, ovvero se sarebbe o meno successo di nuovo.
    
    Chiacchierammo del più e del meno, scherzammo su alcune cose (le confessai che non pensavo fosse così “intraprendente”) e le confessai che avevo occhieggiato anche la figlia.
    
    Rimase un po’ stupita, forse non sapeva se essere arrabbiata o meno, ma in fondo non potè fare a meno di dire che era una bellissima ragazza e che era inevitabile esserne attratti. Anche se al momento, dissi ridendo, forse la madre era meglio.
    
    Scherzammo ancora un po’ mentre ci rivestivamo, e dopo un caffè veloce la salutai, dicendole di farmi sapere quando avrei dovuto tenere la prossima lezione per Gianluca.
    
    (continua....) 
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