lezioni private....? (parte 1)
Data: 21/06/2018,
Categorie:
Masturbazione
Maturo
Hardcore,
Autore: spike005, Fonte: xHamster
... nuda. Non indossava le mutande, e potei ammirare il suo sedere, ancora bello sodo anche se leggermente grosso. Si accorse che la guardavo con desiderio, e si mise a ridere.
“mi mancava quel tipo di sguardo. È tanto che nessuno mi guarda così…”
“bhè, anche prima quando ho visto la tua scollatura non ho potuto fare a meno di apprezzare…”
“mi fa piacere vedere che mi trovi attraente. Ho una voglia di essere toccata che nemmeno te l’immagini!”
notai la sua figa quasi del tutto depilata, e vidi che era leggermente bagnata sulle grandi labbra.
“da quanto tempo non fai sesso?” mi azzardai a chiedere.
“parecchi mesi ormai…”
non che per me fosse diverso. Non avevo una ragazza, come dicevo prima non ero un adone, quindi le esperienze erano poche e rare. In breve saltò fuori che Sandra non faceva sesso con suo marito da quasi un anno, e per soddisfare i suoi bisogni si masturbava regolarmente, a volte anche in qualche chat con qualche sconosciuto. Era stata anche capace di mostrarsi in webcam, ma non si era sentita molto a suo agio. E tra un impegno e l’altro, non aveva avuto occasione di conoscere altri uomini dal vivo, senza contare che le conoscenze che aveva erano in comune con il marito, quindi sarebbe diventata una cosa complicata.
“in verità anche io non ho molta esperienza, purtroppo” confessai. Mi venne la paura di non essere all’altezza di soddisfarla.
“non ti preoccupare… fai quello che ti senti…” mi disse, e mi prese la mano, portandosela in mezzo ...
... alle gambe.
Cominciai a toccarla la sotto, sentendo un lago tra le sue cosce.
“sei bagnatissima!”
“lo so, è colpa tua e di quello che abbiamo fatto prima…” disse sorridendo.
Era seduta sul divano, a gambe aperte, e io mi misi davanti a lei e cominciai a masturbarla, infilandole pian piano le dita dentro, mentre con l’altra mano cominciavo ad accarezzarle le tette.
Più la toccavo più la sentivo gemere di piacere, e i suoi versi erano come una guida che mi dicesse dove dovevo toccarla e come. Cominciai a stuzzicarle i capezzoli durissimi, e poi ci poggiai le labbra sopra. La penetravo con due dita e le leccavo e succhiavo i capezzoli. Con la lingua passai dai capezzoli alla pancia, fino a scendere inevitabilmente sul clitoride, mentre con le dita continuavo a penetrarla. Sentivo le mie dita fradice, ormai colava umori in abbondanza. Cominciai a leccarle il clitoride, fradicio come il resto, a succhiarlo, mentre ormai gemeva forte senza alcun ritegno.
Mi prese la testa e se la spinse forte sul pube, e io affondai le labbra sulla sua figa, mentre spingevo dentro le dita con forza. Cominciò a gemere più forte, quasi un urlo, mentre veniva violentemente sulle mie labbra, ormai parecchio bagnate di saliva e umori.
Sfilai le dita che sembravano quasi incollate, e con l’altra mano mi asciugai le labbra, guardandola soddisfatto. Mi prese la mano che era dentro di lei e se la portò alla bocca, cominciando a succhiare le dita fradice dei suoi umori…
A quella vista ...