lezioni private....? (parte 1)
Data: 21/06/2018,
Categorie:
Masturbazione
Maturo
Hardcore,
Autore: spike005, Fonte: xHamster
... cosa.
“vuoi vederle?” mi chiese.
Non potevo rifiutare, e dopo aver sbottonato la scollatura, l’aprì quasi del tutto, mostrando il reggiseno che conteneva a malapena due seni veramente grossi. Sarà stata una quinta abbondante almeno.
Sempre guidando la mia mano se la passò nella parte di pelle scoperta, morbida e liscia, e in mezzo ai due seni, compressi dal reggiseno.
Ad un certo punto mi guardò dritta negli occhi e disse “fammi vedere.”
“cosa?” chiesi io.
“voglio vedere se ti sei eccitato. Voglio vedere il tuo cazzo.”
Mi sbottonai i pantaloni e li calai fino alle caviglie. Dai boxer si intravedeva il rigonfiamento del mio pene, ormai parecchio sveglio.
Cominciò ad accarezzarmi attraverso il cotone dei boxer, toccando l’asta e le palle, facendolo diventare completamente duro. Si sfilò il vestito dalle spalle, lasciando il busto scoperto, e mostrando il seno coperto dalla biancheria nera. A quella visione il mio cazzo sarebbe voluto saltare fuori da solo dai boxer, ma ci pensò Sandra, che delicatamente lo tirò fuori e cominciò a toccarmi come prima.
“ti piace?” disse, mentre lo stringeva con una mano e cominciava un lento movimento.
“oddio, sì…”
“siediti sul divano…”
obbedii, e mi sfilai i pantaloni del tutto. Si inginocchiò davanti a me, s si sfilò il reggiseno, liberando completamente le sue tettone. Erano leggermente cadenti, ma sicuramente messe bene per l’età. La forma era quasi perfetta, e i capezzoli erano belli turgidi, circondati ...
... due areole abbastanza grosse. Ebbi un fremito al cazzo quando vidi quel ben di dio…
“che meraviglia!” dissi, e Sandra, sorridendo, si avvicinò e cominciò a toccarmi. Era chinata davanti a me che stavo a gambe aperte, offrendole il mio cazzo e le mie palle, che non mancò di accarezzare. Con una mano mi segava e con l’altra mi accarezzava le cosce e le palle, stringendole dolcemente. Ogni tanto me lo strusciava sui seni, sui capezzoli, facendomi impazzire.
Aumentò il ritmo, mentre la punta del mio pene si inumidiva, preludio di un orgasmo non troppo lontano. All’epoca non avevo rapporti sessuali regolari, quindi non ero molto abituato ad una cosa “in carne ed ossa”. Sentivo che non sarei durato a lungo, e le mani di Sandra non aiutavano di certo. Cominciai ad ansimare, e lei non fece altro che accrescere il ritmo. Poggiò la cappella tra i seni, abbracciando totalmente il mio cazzo, e continuando a segarmi sempre più forte, guardando l’espressione di godimento che cresceva sul mio viso.
Esplosi pochi secondi dopo, schizzando sperma sul suo collo, nell’incavo dei seni, sulle sue mani.
Ero imbarazzato, non sapevo se avessi dovuto avvertirla o meno, ma la sua faccia sembrava compiaciuta.
“sei venuto parecchio…” disse, guardando le sue mani e i suoi seni.
“scusa…” balbettai io.
“non ti preoccupare… in fondo era quello che volevo.” Disse sorridendo, poi prese un fazzoletto per pulirsi.
Sfilò completamente il vestito, in piedi davanti a me, rimanendo totalmente ...