La fantasia
Data: 07/05/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... sempre che ti manchi qualcosa quando forse tutto ciò che ti serve è già dentro di te…-, sussurra lei, -Non hai considerato questa opzione?-. Tante volte. Ma è un opzione fuggevole, troppo teorica per divenire sostegno dell’esistenza. -Si tratta solo di avere fede. Una cosa che non mi riesce.-, rispondo. -Avere fede? O credere che ciò che cerchi sia più vicino di quanto tu creda? Di quanto forse ti piaccia pensare…-, il tono delle nostre voci si è abbassato notevolmente. Non so cosa rispondere. È come se le domande che mi porto dentro da anni si fossero materializzate sotto forma di quella giovane. -Perché secondo te, è più facile avere un obiettivo irraggiungibile e lottare per ottenerlo che raggiungere obiettivi più semplici. L’irraggiungibile ti sprona, no? Ti motiva ad agire. L’obiettivo semplice ti appare indegno per la sua stessa semplicità.-, dice Sita. Io la fisso, sbalordito. Infine la domanda si manifesta. -Chi sei, veramente?-, chiedo. Lei sorride, non il sorriso furbo che troppo spesso ho visto sul viso di falsi amori ma un sorriso vero, lieto. -Io sono la verità.-, sussurra, -E questo tuo pellegrinaggio ti ha condotto alle risposte che volevi.-. Siamo vicinissimi. Il suo profumo mi avvolge. La desidero. E so che lei lo sa. -Quindi è questo ciò che aspettavo? La verità?-, chiedo. Lei mi sorride di nuovo. -La verità… è una cosa viva. Solo gli stupidi la reputano sempre uguale. La verità va vissuta.-. -Ma la verità sei tu…-, sussurro io. Un suo braccio scatta ...
... verso di me. È anch’esso coperto di tatuaggi. Una corrente d’inchiostro, simboli, linee e scritte. Mi accarezza il viso. -Hai percorso il viaggio. Hai corteggiato l’Oscurità e la Luce. Ma sei rimasto ciò che eri.-, dice, -Nonostante tutte le difficoltà, i dubbi e quant’altro, sei rimasto fedele a ciò che hai scelto.-. -Era scritto che rimanessi fedele all’incubo che avevo scelto.-, sussurro io. Sita sorride. -Citare Joseph Conrad non ti serve. Ciò che ti serve è un’ultima spinta.-, ribatte. -Verso cosa?-, chiedo io. Lei sorride. -Verso te stesso. Cerchi sempre negli altri qualcosa che devi trovare dentro di te.-, dice. -Io sono un solitario. Tendo a considerarmi diverso dalla massa ma alla fine so di avere i loro stessi problemi.-, ribatto. La giovane sorride. -E per questo fai la vita che fai?-, chiede. Io sorrido a mia volta. -Forse. Non lo so.-, dico. -Lo sai. Ma ti fa male ammettere che la tua ricerca è inutile: sei in un periodo di transizione e stai iniziando a crescere davvero, a crescere in un senso spirituale. Restare addormentato sarebbe più facile ma ti dovrai svegliare.-, dice. -Non dovevi mica darmi una spinta?-, chiedo. Sita mi sorride. Si avvicina e mi bacia. È il bacio più bello che mi sia mai stato dato. Dolce ma feroce, lentissimo ma rapido. La sua lingua mi sfiora appena le labbra. La abbraccio. Quel bacio contiene tutto il mio presente. Quando ci stacchiamo ho un’erezione quasi dolorosa. Siamo vicinissimi. I nostri respiri si mescolano. Ci guardiamo senza ...