L'archetto scorre...sul violoncello
Data: 04/05/2022,
Categorie:
Etero
Autore: yuba, Fonte: EroticiRacconti
... ginocchio vado su, mi sfioro lo slippino, scorrendo con il dito sul bordo, lo sposto leggermente mostrandogli la mia pelle nuda bagnata….mi guarda i suoi occhi sono lucidi e sprofondano curiosi, con le sue dita disegna sulla cassa armonica la "effe" incisa nel legno, ne disegna i contorni, penetra leggermente nel solco del legno, scorre all’esterno e poi di nuovo all’interno…..disegna senza fermarsi, sempre più velocemente ed io con lui…..le mie dita seguono le mie grandi labbra dolcemente, sposto lo slippino da un lato dell’inguine e gli mostro la mia natura nuda e bagnata, deglutisce…..arrossisce….ora affondo con movimenti più rapidi intrufolandomi nelle piccole labbra, lasciando il mio bottone, turgido al centro, scorrono accarezzandolo…. pulsa, divarico leggermente le labbra mentre lo strofino, mostrandogliele….“ho voglia…si ho voglia.”
Mi guarda, si apre l’ultimo bottone della camicia, sta sudando…..anche io ho caldo, molto caldo....afferra l’archetto ed è di nuovo in scena , lo sfrega e lo scorre nuovamente sulle corde, che sono più calde di prima…. il mio dito segue il suo movimento, mi penetro, affondo ….il suono ora è corposo, esco dolcemente scorrendo fino al clitoride e poi di nuovo giù …..umori caldi, riempiono le mie mani……. la musica si rallenta per un attimo, non guarda più il leggio ma io sono il suo spartito la sua chiave di SOL..…”lo so che ti stai eccitando”…strofina la sua asta ormai rigida sul fondo ...
... del violoncello…lo preme contro di se come se fosse la mia mano a premerlo, lo sposta con piccoli movimenti appena percepibili, si accarezza rapido lo sevizio lo torturo, preme contro il pantalone, e poi sullo strumento…….ora un suono più intenso e penetrante…il mio corpo è pervaso da brividi, gemo in silenzio…anche il mio respiro aumenta, non smetto fino a che l’ultima vibrazione dell’orgasmo mi pervade…lo fisso…”non sai cosa ti farei se potessi passare dietro al tuo strumento proprio in questo momento in cui la tua asta reclama di essere liberata”…….la mia vulva bagnata accaldata aperta davanti a lui….trema… strofina il pene sempre più energicamente sullo strumento….l’archetto scorre sempre più intensamente “dai vieni violoncellista, vibra, gemi, godi”….tra poco ci sarà l’ultima battuta, l’ultima sollecitazione , l’ultimo getto, la vibrazione più lunga ….il suo umore caldo morbido e abbondante esplode e colma il suo pantalone….
…..il pubblico in piedi a osannare il concerto……mi alzo, goduta, frastornata, non abbasso lo sguardo da lui… il direttore fa un cenno e tutti i musicisti in piedi a ricevere il meritato ringraziamento…
…velocemente chiude il doppio petto …solo io e lui sappiano per nascondere cosa…
Bellissima e intensa serata….se avessi guardato la voglia non sarei andata e adesso…..non vorrei più rientrate a casa!!
Cit: la musica e il ritmo trovano la loro strada nei luoghi segreti dell’anima. Platone