1. L'archetto scorre...sul violoncello


    Data: 04/05/2022, Categorie: Etero Autore: yuba, Fonte: EroticiRacconti

    ... completo nero doppio petto, camicia di lino bianca, rimane in piedi come tutti gli altri musicisti, solleva con la mano di destra il suo violoncello, appoggiato sulla sedia, lo afferra dal manico, lo adagia sul suo corpo, sulla sua gamba e lo avvolge passandogli la mano davanti, non si accorge che istintivamente, inizia ad accarezzare la tavola armonica, il laterale…la sua mano scivola aperta sul liscio del legno, protettiva, calda, rassicurante sembra che stia accarezzando una bella donna, rilassata e adagiata su di lui.
    
    La sua mano scorre calda e morbida ed eccola scivolare lungo la mia spalla, lungo il braccio e la mia schiena, arriva fino alla vita e poi risale su, stringendomi forte, in alcuni tratti solo sfiorandomi con le dita…..un solletico, sempre più intenso mi rabbrividisce la pelle.
    
    Un sonoro applauso dal pubblico, mi scaraventa nella realtà, il direttore d’orchestra ha fatto ingresso sul palcoscenico, i musicisti sono ancora tutti in piedi in devoto rispetto, poi un segno della mano e tutti rigorosamente si accomodano sulla propria seduta…
    
    Dopo avere sganciato dolcemente i bottoni del doppio petto, e mostrando la sua camicia morbida infilata nel pantalone….si accomoda sulla sedia, tenendo le sue gambe leggermente divaricate e il suo fortunato violoncello, adagiato sul suo interno cosce, sul suo pube, i laterali ancorati tra le sua gambe muscolose, il manico appoggiato sulla sua spalla sinistra, e il riccio con i suoi piruli per accordarlo , accanto alla ...
    ... sua guancia…di nuovo quell’abbraccio, ora sono io adagiata e accovacciata davanti a lui….sono io il suo violoncello….”dai vediamo se sei capace di fare vibrare la mia pelle come fai muovere le sue corde” seduta davanti a lui, le mie natiche premono sul suo pene compresso nel suo pantalone, la mia schiena appoggiata sul suo torace, abbandonata e adagiata sul suo corpo, sodo, compatto…..il suo calore diventa il mio calore, la mia testa appoggiata sulla sua spalla sinistra e il mio collo appoggiato al suo viso….la pelle morbida, rasato da poco un profumo accattivante e seducente agli aromi di sandalo e spezie.
    
    Oscilla e muove il suo strumento prima in avanti poi indietro, leggermente a sinistra e di nuovo a destra, e poi lo fissa con il punteruolo al pavimento e io oscillo con lui, le mie natiche premono contro il suo pene, mi muovo, lentamente strusciando con lo stesso ritmo del suo strumento, prima a destra poi a sinistra, leggermente in avanti e poi di nuovo indietro…. inizio a sentirlo puntare tra mie natiche, avida e ingorga, premo, oscillo e ripremo, sento il suo turgore aumentare e iniziare a pulsare….la mano scorre nuovamente sulla tavola armonica, lo tiene premuto a se….sento la forza della sue braccia premermi contro di lui….. e le carezze dalla spalla si orientano sul mio abbondante seno… lo sfiora, scorre con la punta delle dita mi disegna il contorno, lo solleva e cerca di afferrarne uno per intero ma sborda, dalla sua mano… la mia pelle oleata morbida, affamata ...