L'archetto scorre...sul violoncello
Data: 04/05/2022,
Categorie:
Etero
Autore: yuba, Fonte: EroticiRacconti
Una giornata lavorativa lunga e stressante, il tempo fuori nuvoloso e una fitta nebbia rimane fino a pomeriggio inoltrato, lasciando poi un tempo uggioso, umido e terribilmente sconsolante, gli alberi ormai hanno perso la maggio parte delle foglie, un tappeto multicolore dal giallo al rosso fodera i prati…..una voglia pazzesca di rientrare a casa privarmi dei vestiti un pezzo alla volta , sprofondarmi in una vasca di acqua bollente fino agli occhi e rimanere li immersa come se l’acqua riuscisse a cancellare via tutto…..e poi di colpo ricordarmi che quella sera li, si proprio quella sera sei stata invitata ad un concerto di soli archi a teatro…vorresti piangere…no stasera no!!
Ma poi sai che se non vai, avrai perso un occasione magari piacevole…
Mi violento esco dalla vasca, il corpo gocciola, mi guardo allo specchio, non sono più una bambina ma il mio corpo è ancora amabile, morbidamente amabile, forme generose di altri tempi, mi riempio le mani di olio profumato e partendo dalle spalle scivolo giù, l’acqua facilita la discesa , scorrono morbide sui miei capezzoli ormai turgidi dal fresco dell’ambiente, poi giù sull’addome, sui fianchi, risalgono nelle pieghe dell’inguine, sul mio monte nudo e caldo e ancora più giù velocemente sulle cosce… sollevo un piede sul bordo della vasca e massaggio dolcemente i miei polpacci, robusti, muscolosi e mi fermo sui piedi, scorrendo su ogni dito, tra ogni dito dolcemente, sui malleoli, sul tallone, risalgo sulle gambe sul dietro e ...
... con dolci movimenti circolari accarezzo le mie soffici natiche, morbide e calde….mi guardo sono lucida e profumata, se fossi un uomo e avessi una donna così davanti, non potrei resistere dovrei sfiorarla, accarezzarla, fare scivolare le mie possenti mani su di lei… si vorrei avere un uomo adesso qui davanti a me e donarmi a lui, senza pensare, senza parlare…..scuoto la testa come liberarmi dai pensieri infilo dolcemente le calze autoreggenti velate, un completino nero di pizzo, poi stringo il mio corpo in uno tubino nero aderente elasticizzato che non lascia nulla all’interpretazione….le spalle nude, il seno spinto e sorretto, generosamente mostrato… un decolté tacco 12…
Il telefono squilla mi aspettano sotto, le solite amiche ingorde di avventure e di emozioni…
Sedute su morbide poltrone di velluto rosso, in prima fila, il palcoscenico si apre davanti a noi, i leggii e gli strumenti sono già disposti appoggiati in attesa di essere amabilmente posseduti….10 violini, 6 viole, 5 clavicembali, e 6 violoncelli…
Da li a poco i musicisti entrano e si accomodano sui relativi sgabelli, ho la testa chinata per leggere il solito messaggio dal lavoro, ho dimenticato di staccare il cellulare, lo leggo fugacemente e poi sollevo lo sguardo i musicisti stanno entrando con un ordine preciso: davanti a me i violoncellisti, tra di loro….un lui attira il mio sguardo, un uomo alto, possente, bellissimi capelli mossi scuri, la pelle ambrata , uno sguardo a mandorla magnetico, indossa un ...