La trasformazione di zia Lisa
Data: 01/05/2022,
Categorie:
Incesti
Autore: reginella24, Fonte: EroticiRacconti
... mattina seguente, zia Lisa iniziò le pulizie dalla mia stanza. La parte che recitavo era sempre quella. Però, ora, qualcosa era cambiato.
Zietta vestiva una corta gonna che lasciava intuire un fantastico reggicalze. Portava scarpe con il tacco alto. La camicetta, sbottonata, metteva in evidenza le piccole ma sode mammelle.
Era ben truccata. I capelli raccolti a coda di cavallo.
Si era tinta le unghie delle mani e dei piedi. Emanava una tale carica erotica che la rendeva irriconoscibile. Avevo fatto una buona azione. Si era staccata momentaneamente dalla sua lugubre vita e, in quella stanza, era emersa la vera zia Lisa rimasta nascosta per anni.
Ora ammirava il mio cazzone più spudoratamente. Aveva preso una decisione.
La vidi spolverare di malavoglia. La sua attenzione era rivolta esclusivamente al mio cazzo duro.
Poi, successe l'imprevedibile. Si tolse la gonna rivelando che non portava le mutandine e la gettò sulla sedia. Piumino in mano, si avvicinò. Io ero perfettamente immobile e continuavo la mia patetica dormita. Sentii le piume passare, volando, sulla mia verga.
Lei parlò: "Guarda che lo so che non stai dormendo. E poi ti vedo quando mi spii dalla finestra. Non sono mica scema..". Il tono era stranamente autoritario. Arrogante. Non conoscevo quella zia Lisa.
Aprii gli occhi dicendo stupidamente: " Sei bellissima zia!".
Lei sorrise. Un sorriso triste. Si inginocchiò e lo prese in bocca.
Cominciò un gran lavoro di lingua e di mano. La sua ...
... abilità mi sconcertava. Non era un semplice pompino. Sentivo che si applicava devotamente e con voracità. Mugolava. Con l'altra mano si toccava clitoride e buco del culo.
Si girò sempre inginocchiata. "Fammi vedere cosa sai fare!" Comandò.
Non me lo feci ripetere. Cominciai a leccare fica e buco del culo. Dio! Era perfettamente rasata! Sentivo il sapore di zia. L'eccitazione mi faceva girare la testa. Lei, alla pecorina, culo alto, cosce divaricate urlò: " Fottimi! Ti prego!" Appoggiai la cappella e spinsi maldestramente fino in fondo. A lei piacque. La fica, completamente bagnata, emanava odori liberatori. Ora la stavo montando bene. Lei gemeva invitandomi a non smettere, a resistere. Mi stupì quando disse, decisa: "Inculami!".
Pensai velocemente.
Corsi in cucina, aprii il frigo e presi un bel pezzo di burro.
Tornai sempre di corsa. Lei aspettava, paziente.
A contatto del mio cazzo, il burro si sciolse velocemente. Con due mani lo distribuii sull'uccello, senza dimenticare la cappella.
Il culone che avevo davanti mi stava chiamando. Con gran foga, eretto sulle piante dei piedi, appoggiai il duro manganello sull'invitante orifizio.
Spinsi fino in fondo. Lei urlò. Iniziai l'inculata. Lenta e profonda.
Dalla sua fica, gocciolavano caldi umori. Aumentai il ritmo. Dopo venti minuti, lei, con un sussulto, venne. Stavo per sborrare anch'io. Lei se ne accorse. Urlò: " esci presto!". Obbedii. Caddi di schiena sul letto e la zietta, rapidissima dopo essersi ...