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La gita scolastica (parte 2)
Data: 26/04/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69
... mentre ero nel massimo dell’impegno mi sradicò dal suo randello lasciandomi enormemente deluso. Poi però capii cosa voleva: si levò la maglietta e i pantaloni e mi calò i pantaloncini con un unico violento movimento poi, sdraiandosi in terra, mi fece cenno di sdraiarmi su di lui ma con la testa in direzione del suo cazzo. Lo feci riprendendolo subito in bocca, sentendolo diverso perché al contrario, forse così sentivo un po’ di meno la cappella ma era sempre bellissimo e poi sentii di nuovo al sua lingua sul mio buchetto. Ero in paradiso, mi auto soffocavo con quel bastone mentre lui alternava leccate a penetrazioni col dito che scivolava benissimo ormai. Non so quanto sia durata questa cosa, so solo che a un certo punto fui sommerso da una quantità di sperma enorme e io non ne feci cadere neanche una goccia mentre il mio pisellino eruttava anche lui sul suo petto contraendo lo sfintere su quel dito che mi stava inculando. Rimasi così a succhiarglielo ancora un po’ perché mi piaceva e venire una volta era solo l’antipasto, comunque mi tolsi da sopra di lui e poi feci una cosa che sorprese molto lui ma stravolse ancora di più me stesso, guidato da non so quale istinto perverso con la lingua ripulii il suo torace dal mio sperma. A quel punto capii che ero irrimediabilmente TROIA. Salvo mi guardava sorpreso ma il suo uccellone era dritto come prima e voleva ricominciare, ma avevamo rischiato anche troppo e con un bacetto sulla cappella lo invitai a rivestirsi tanto ormai ...
... l’argine era rotto e glielo avrei succhiato tutte le volte che me l’avrebbe chiesto. Passammo il tempo rimasto prima del ricongiungimento con gli altri per andare a mangiare, passeggiando e con Salvo fissato su una sola cosa: me! Qualsiasi discorso io iniziassi lui lo portava sull'uccello o sul mio culo e addirittura su come l’avevo succhiato famelicamente. Adesso che sapeva di avermi non si preoccupava più di blandirmi ma mi trattava in maniera abbastanza umiliante perché credo che questo lo eccitasse parecchio. Ogni volta che attraversavamo qualche punto un po’ riparato partiva subito all'attacco in varie maniere sia verbali che fisiche; a un certo punto in un sentiero molto stretto mi tirò nuovamente giù i pantaloncini: - “Salvo no dai ma che fai sei matto? Ci vedono!!!” E li tirai nuovamente su spaventatissimo ma di nuovo con quella sensazione di essere preda che mi indeboliva la volontà. Lui li tirò giù di nuovo accompagnando il gesto con un forte sculaccione che fece un rumore spaventoso propagandosi secondo me a grande distanza e disse: - “Michelle il sentiero è stretto e quindi se ci fosse qualcuno dietro di me, e non c’è nessuno, non ti vedrebbe perché sei coperto da me”. Poi carezzandomi le chiappa che mi aveva colpito disse ancora: - “fai prendere aria a questa meraviglia dai sto incominciando a capirti sai? Secondo me ti piace da morire esibirti..” - “ma no che dici..” (Risposi in maniera veramente poco convincente). - “Anzi facciamo un gioco ...