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La gita scolastica (parte 2)
Data: 26/04/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69
La mattina dopo ero abbastanza stravolto, anche se, per fortuna, dopo l’ultimo orgasmo ero riuscito a dormire un po’. Il risveglio fu piuttosto imbarazzante per me e per Salvo mentre Alex era tranquillissimo e di ottimo umore, andò per primo in bagno e appena uscì vidi Salvo che evitava di incrociare il mio sguardo (cosa che facevo anch'io anche se per motivi opposti a quello che credeva lui). Alex si avvicinò e a bassa voce mi disse: - “Oggi in centro storico te non farai parte del gruppo che va a vedere il museo ma sceglierai di visitare il resto del parco perché devi seguire me e Sara e poi dovrai filmarla mentre le metto il cazzo in bocca, ieri dopo tante storie me l’ha preso in mano anche se devo dire che non ha il tuo tocco”. Io immaginavo con rabbia Sara che glielo toccava ma poi subito ripensavo al suo uccello e a ieri sera mentre in modo fiero mi disse: “Intanto che non esce Salvo fai il tuo dovere di schiavetto”. Lo tirò fuori già barzotto ed io che ero seduto sul letto me lo trovai davanti al viso. Era bello come me lo ricordavo e rimasi impietrito a guardarlo; mi toglieva la forza di volontà ogni volta. Ma non c’era tempo: “forza sbrigati prima che torni, succhialo un po’!” Mi spinse la testa da dietro e mi ritrovai come la notte prima con quel palo caldo conficcato fino in gola. Un po’ per difesa un po’ per desiderio allungai una mano e lo impugnai alla base. - “Bravo, vedo che migliori alla svelta.. fammi una bella sega mentre lo ...
... succhi”. Ormai come un automa eseguivo e quindi mossi entrambe mani mentre succhiavo quell’uccellone. Erano passate poche ore dalla prima volta che lo avevo sentito sulla mia lingua ma già mi sentivo più sciolto e disinvolto e presi un ritmo deciso, rimanendo con solo la cappella in bocca mentre con la mano continuavo la sega godendo del contatto della cappellona che cresceva a dismisura sulla mia lingua. Provai anche a muovere la lingua tutto intorno e il risultato fu che dopo aver sentito quella cosa liscissima e bollente crescere ancora, mi trovai di nuovo la bocca piena di sperma ma molto più abbondante della notte precedente e riuscii a mandare giù il tutto con enorme fatica. Il sapore fu intenso e mi fece nuovamente rabbrividire ma mi piacque. Continuai a succhiare sempre più dolcemente finché me lo tolse di bocca improvvisamente con un piccolo “plop” perché Salvo stava uscendo dal bagno e per fortuna teneva ancora gli occhi bassi e non notò la mia faccia sicuramente rossa come un pomodoro e con la bocca ancora aperta. D’improvviso Alex ad alta voce: - “Salvo, oggi in centro bisogna fare un’operazione di spionaggio industriale e Michelle sarà il paparazzo ma te dovresti accompagnarlo perché non può seguire me e Sara da solo, sarebbe troppo strano, invece voi passeggerete chiacchierando da buoni amici e potrete svolgere la missione”. Ma Salvo che non aveva ben capito non pareva tanto convinto: - “Ma io voglio vedere il museo”. - “Lo so Salvo, ma hai capito ...