1. La lunga notte – cap. 3


    Data: 21/04/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Lord Byron, Fonte: RaccontiMilu

    ... aspirapolvere” Due mani mi afferrano per i fianchi, spero che qualcuno me lo metta dentro, piuttosto che prendere un’altra cinghiata. Ma mi tirano solo di nuovo in piedi, poi il sibilo del nuovo colpo mi prepara al bruciore di un altro schiocco. Crollo di nuovo sulle ginocchia. “Tirati su, troia” Aspetto, non ho la forza di rialzarmi, mi tremano i muscoli, brancolo nel buio forzato della benda sugli occhi. “Tirati su, o questo sarà solo l’assaggio” Cerco nell’oscurità la forza di riprendere il controllo, l’azzurro degli occhi di Dasho sembra rischiarare la mia mente, lentamente obbedisco. “bene, divarica i piedi, sporgi bene il culo in fuori.” Provo a soddisfare al meglio gli ordini, mentre cerco di far venire quello che ho in bocca, le mie labbra viaggiano su e giù sul cazzo e la lingua si muove continuamente a stimolare la cappella. Sento nuovamente le mani sui fianchi, ed una pressione tra le natiche,.Cerco di assecondare la penetrazione allentando i muscoli. Entra dentro di me, lentamente risale il mio intestino, poi comincia ad andare avanti e indietro. Dopo un minuto sento che accelera, colpi sempre più intensi, poi il cazzo si ferma, al massimo della profondità. Lo sento pulsare, si sta svuotando dentro di me, l’uomo geme afferrandomi i seni, poi mi da ancora quattro colpi, prima di abbandonarmi. Il suo sperma comincia ad uscire dal mio sfintere ancora dilatato, cola lungo la mia vagina. Quello che ho in bocca non accenna ancora a venire. “Tutta tua” sento alle mie ...
    ... spalle. Un altro uomo, un altro cazzo dentro di me. È nella mia fica, le sue mani mi stringono i capezzoli fino a farmi gemere, mentre la mia testa va avanti e indietro sull’asta del suo collega. Non riesco a togliermi dalla mente quegli occhi, mi sembra mi stiano guardando, compiaciuti. Mi sto bagnando, cazzo. L’asta nella mia bocca improvvisamente comincia ad irrigidirsi, la mano dietro la mia nuca mi tiene ferma.. Ingoio tutto quello che a fiotti mi riversa in gola, penso a Dasho e la lingua scorre sulla punta della cappella, pulisco ogni goccia da quell’asta, poi finalmente la mia bocca è libera. Respiro affannata a labbra aperte, il gusto dello sperma mi riempie le narici, sento i colpi nella mia fica e spingo su quell’asta, piangendo nella fascia che mi copre gli occhi. Vengo, gridando come una cagna, tra le risate dei tre. Quello che mi sta ancora scopando non mi lascia un momento. Affonda il suo cazzo in un lago morbido e caldo, sto tremando scossa dalle contrazioni dei muscoli. Poi senza più forze mi abbandono ai suoi colpi. Lo sento venire, come se stessi sognando. Mani mi afferrano; mentre qualcuno mi libera dalle manette e mi toglie la benda: mi accascio sul sedile e uno mi getta gli abiti. “vestiti, che ti riportiamo al tuo posto. Sei una brava troia, torneremo a trovarti” Mi rimetto la maglia e la gonna, mentre la macchina torna verso le altre ragazze. Accostano e mi fanno scendere.
    
    Barcollo. Marina si avvicina, mi guarda, poi mi sorregge mentre siedo sul bordo ...