1. Come una vita può cambiare


    Data: 19/04/2022, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Autore: Harael12, Fonte: RaccontiMilu

    ... personale era disposto in una grandissima open space. Chiedemmo al nostro Cicerone se tutte quelle persone non fossero infastidite dal suono continuo dei telefoni e del vociare dei colleghi, ma ci spiegò che i muri ed i soffitti erano rivestiti di una gomma fonoassorbente per l’assorbimento acustico e quindi non c’era un rimbombo delle pareti. Per di più essendo soppalcato, se uno avesse dei lavori particolari o delle piccole riunioni da svolgere gli sarebbe bastato salire al piano sopra e ritirarsi in una stanza. Salimmo sulla scala a chiocciola in ferro battuto, con un po’ di astuzia cedetti il posto alla mia Capa, così potei ammirare le sue gambe e il suo fondoschiena nei cinque metri che ci distanziavano dal piano superiore, al piano sopra tutte le pareti erano in vetro e le stanze erano di diverse grandezze, da un minimo di quattro persone ad un massimo di dieci, passammo una porta tagliafuoco e ci spiegarono che stavamo entrando nella zona dei responsabili. Se già erano cinque anni davanti a noi, quando vidi la disposizione e la loro idea rimasi basito, ogni responsabile aveva un ufficio relativamente piccolo, nel quale c’era una scrivania, un armadio e due sedie per gli ospiti, (probabilmente il mio era più grande). Per le riunioni bisognava utilizzare le stanze che avevamo visto prima, altrimenti in conference call tramite il pc, ci spiegava che erano arrivati a questa soluzione, perché il personale utilizzava riunioni e incontri per perdere tempo, (ridendo tra me ...
    ... pensai, che se lo avessero fatto da noi, non ci sarebbero stati abbastanza fazzoletti per raccogliere le lacrime di alcuni miei colleghi). Con il Van ci portarono all’Hotel la sera avremo mangiato noi quattro e forse fatto un giro per la città, in reception ci dettero le chiavi magnetiche ed ognuno entrò nella propria stanza. Chiamai Sofia, che mi disse si sentiva molto sola a casa senza di me, anche io ero un po’ triste per la distanza, mi raccontò della sua giornata a scuola, quando finimmo la telefonata le promisi che sarei tornato presto. Erano le 19.30 e nella hall seduti sui divanetti commentavamo io ed il Direttore la giornata, quando si aprì l’ascensore, scesero la mia collega e Daniela, devo ammettere che erano due gran belle fighe (scusate il francesismo), due fascini completamente diversi, ma difficilmente per strada un uomo non si sarebbe girato. Il ristorante ce lo consigliarono i nostri clienti, seduti al tavolo provavamo a rendere piacevole la serata con qualche battuta, anche se l’argomento principale era il lavoro. Ero particolarmente incuriosito dal rapporto che poteva esserci tra il Direttore e la sua Assistente, lui si poneva sempre in modo distaccato, diversamente lei, forse data la giovane età cercava di essere più dolce, probabilmente mi sbagliavo, l’insinuazione di Daniela mi aveva di certo forviato. Però.. se fosse stato vero? Bisogna ammetterlo lui era un bel uomo, la sua influenza in azienda era riconosciuta ed una ragazza giovane poteva esserne ...
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