1. Come una vita può cambiare


    Data: 19/04/2022, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Autore: Harael12, Fonte: RaccontiMilu

    ... espletare il mio disappunto ed esplosi in uno, due, tre fiotti di sperma sul mio petto, la parte restante colava sulla sua mano. La vidi abbassare la testa, prendermelo in bocca e concedermi una fellatio, mi pulì completamente la cappella e la base del mio cazzo. Rimasi sul lettino legato ed esausto, la vedevo ripulirsi al lavandino, per poi ricominciare a vestirsi, prese un rotolo di carta e ripulì il mio corpo dell’eiaculazione, finalmente mi slegò; ‘Rivestiti pure, il tuo test d’ingresso &egrave finito’. Raccolsi da terra i miei boxer stracciati, le calze e allacciai in vita l’asciugamano, mi accingevo ad aprire la porta: o Non dimentichi nulla? o (Girai il capo, con sguardo interrogativo). o Torna qui.. Mi hai fatto godere, sei stato bravo ed hai aspettato il tuo turno, non vedo già l’ora del prossimo appuntamento. (Terminata la frase mi mise la lingua in bocca ed una sua mano, entrando dal varco dell’asciugamano mi accarezzò il membro).
    
    Arrivò l’invito degli olandesi, con Daniela avremo passato tre giorni a Rotterdam, purtroppo non saremo stati soli, dall’Italia con noi sarebbero partiti il Direttore Commerciale e la sua assistente (secondo la Capa, anche nel tempo libero). Ci trovammo in sede centrale e partimmo in direzione dell’aeroporto, a bordo della lussuosissima Audi A8, il Direttore e Daniela seduti davanti e noi assistenti nei sedili posteriori; il viaggio in macchina fu all’insegna di complimenti sull’operato lavorativo tra i due responsabili e ...
    ... l’impegno a collaborare, per aumentare la buona impressione fatta con gli olandesi. Mentre parlavano guardavo l’assistente commerciale, devo ammettere che è una ragazza molto carina, non molto alta, vestita con un abbigliamento giovanile, ma di certo consono al ruolo, era intenta a scrivere dei messaggi, stava chattando con un’amica, la mia curiosità ovviamente ebbe il sopravvento, nel fingere indifferenza guardando il mio telefono, lessi che diceva che sarebbe andata con il suo capo a Rotterdam, la ragazza si complimentava per la fortuna, le disse inoltre di divertirsi e non fare troppo la diavoletta. L’intuizione di Daniela era forse giusta. Arrivati nei Paesi Bassi, trovammo fuori dal terminal un’autista con un cartello, ci aiutò con le valigie e ci fece accomodare sul Van, il viaggio verso l’azienda durò poco meno di un’ora, questa volta mi sedetti vicino alla Capa, potendola ammirare in tutta la sua sensualità. Nel suo abbigliamento da elegante donna di successo, indossava un tailleur nero, scarpe con l’indispensabile tacco e delle calze molto scure, me l’ammiravo, felice di poterla avere a mia disposizione, (o forse ero io quello alla sua mercé); mentre mi interrogavo su questo particolare pensiero, proseguivo a contemplarla. Ci portarono a visitare la loro azienda, era grandissima e con spazi ancora vuoti (erano in forte espansione), quando arrivammo dentro gli uffici, rimanemmo tutti basiti, tutto era nuovissimo e di ultima generazione, ma non esistevano uffici divisi, il ...
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