Come una vita può cambiare
Data: 19/04/2022,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Harael12, Fonte: RaccontiMilu
... svago, al divertimento e a lei. Ogni settimana con Daniela salivamo in sede centrale, fortunatamente lei era equipaggiata di macchina aziendale, una Audi A3 veramente bellissima, un sogno potrei dire; e questi viaggi erano diventati un modo per parlare e conoscerci e da parte mia apprezzare che bella signora lei fosse. Daniela era sposata aveva una figlia e lavorava oramai da una decina d’anni in azienda, era sempre impeccabile nel modo di vestire quasi sempre tailleur al ginocchio o pantalone, borse e scarpe firmate e altri accessori discreti, ma che risaltavano ancora di più la sua femminilità. Una sera stavamo per salire in macchina e ritornare a casa, dopo una lunga giornata in sede, piena di riunioni e problemi, mi chiese se mi andasse di guidare, era un’occasione da non farsi scappare, mi tolsi la giacca e la cravatta e mi sedetti al posto di guida. Mentre scendevamo parlavamo un po’ della giornata, delle divergenze e dei nostri punti di vista, era sicuramente una persona autoritaria, ma particolarmente intelligente nel capire che non poteva avere sempre l’idea giusta e prendeva in esame le considerazioni che le venissero fatte. Quell’ora abbondante di macchina stava passando come al solito, ad un certo punto mi girai dato che non la sentivo più proferire parola da alcuni minuti e vidi che si era assopita, continuai a guidare pensando un po’ al lavoro e un po’ alla birretta che mi aspettava al pub con i miei amici, ma un occhio inizio ad essere attratto da un ...
... particolare, nel mettersi comoda sul sedile le salì la gonna e potevo osservare meglio le sue gambe, non era di certo la prima volta che le notavo, molte volte in macchina o durante il lavoro mi scappava uno sguardo languido, ma in quella circostanza quelle gambe avvolte dai collant color carne mi portarono in uno stato catatonico di eccitazione. Il viaggio si appropinquava a finire, arrivammo all’uscita dell’autostrada e lei iniziò a svegliarsi, non aveva parole per scusarsi dell’accaduto, ma la rassicurai dicendole di non preoccuparsi, che in macchina molte volte capita anche a me la stessa cosa, forse lei non se sarà mai accorta e scoppiammo a ridere. La serata con gli amici purtroppo era passata come sempre troppo velocemente, scioccamente avevo raccontato a loro di quanto era accaduto in auto e ovviamente si dilettarono con consigli e prese per il culo: ‘quella ti vuole fare il pelo e contro pelo’, fino ad arrivare al ‘scappa finché sei in tempo, se te lo prende non te lo ridà più indietro’; nel tragitto per tornare a casa ripensavo alle loro parole rendendomi conto di avere degli amici stupendi, ma che certe cose è meglio tenersele per se. Finalmente era arrivato l’ultimo giorno della settimana lavorativa, mi reco presso la sede periferica al mio solito orario, saluto i colleghi presenti, saluto Daniela e mi dirigo nel mio ufficio; la giornata stava trascorrendo in maniera veramente tranquilla, molti uscirono per andare a pranzo, alzo la cornetta e chiedo a Daniela cose le ...