Come una vita può cambiare
Data: 19/04/2022,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Harael12, Fonte: RaccontiMilu
... nuovamente dal lettino, lo catturò tra le sue mani, ricominciando a masturbarmelo “Bravo… porco, sei stato promosso. Ti meriti di venire!!”, riprese il pompino ed io le misi le mani sulla testa, sentivo di essere vicino all’orgasmo: o Sto venendo!! o Vienimi in bocca…. porco. Anche dopo il mio orgasmo proseguì nel pompino, una parte scese dai lati della bocca il restò lo deglutì, quando si mollò definitivamente, mi dette l’ultimo bacio sulla cappella e si rialzò: o Devo ammettere che Daniela aveva ragione, scopi proprio bene. Anche se sei troppo buono e dolce, ho dovuto tirare la corda per farti uscire un po’ di cattiveria. o Sei proprio una troia. o Bravo.. hai detto bene, la tua ora è finita, se ti servisse un massaggio o qualche lezione su come si scopa veramente hai il mio numero, chiamami. Ricordati che Daniela non deve sapere proprio nulla, altrimenti giuro che la pagherai cara. Salutai ed uscii dallo studio, mi rivestii e mi diressi nuovamente in ufficio, mi chiedevo se fosse successo veramente, non me ne rendevo conto. Tutto era stato strano, come era accaduto, il proseguimento e la fine, non capivo le sensazioni che giravano dentro di me; il senso di colpa nei confronti di Sofia e Daniela, ma nello stesso tempo un’eccitazione animalesca, provavo proprio quello che aveva detto lei, quelle parole mi si ripresentavano nella testa (Non stai facendo l’amore con Daniela, io voglio essere scopata ….), forse per la prima volta non avevo fatto l’amore o sesso con una persona ...
... che mi piaceva, ma avevo solamente scopato e dentro di me un po’ mi odiavo, ma nello stesso tempo sentivo un indole quasi repressa.
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Eravamo prossimi alla cena di Natale, si sarebbe svolta il venerdì a Milano, Daniela mi vietò di dare l’adesione all’hotel dove avrebbero dormito i colleghi, dicendomi che saremo tornati indietro e potevamo dormire a casa mia; non nascondo il fatto che questa cosa mi eccitasse, anche perché non eravamo più riusciti a dedicarci a queste scappatelle. Il giorno antecedente la cena aziendale, mi disse se a pranzo mi sarebbe piaciuto aggregarmi a lei e Sonia, sapevo che dalla sua amica non sarebbe uscita nessuna strana affermazione e per non rimanere solo accettai l’invito. Ci recammo ad un bar del centro commerciale vicino all’ufficio e la trovammo già ad aspettarci, esauriti i soliti convenevoli ci accomodammo, devo ammettere che mi sentivo un po’ a disagio, per lo più parlavano tra di loro, poi la Capa si scusò dicendo che si recava un secondo in bagno: o Allora sei pronto per domani notte? o Immaginavo che Daniela ti dicesse qualcosa. o Figurati.. non vede l’ora di prendere un po’ di cazzo. o E tu? o Non fare troppo il furbetto, perché lo so che ti è piaciuto, o sei ancora intimorito da quello che potrei farti. La prossima volta ti toglierò quel sorrisetto. Mi chiederai di smettere, altro che le tue trombatine con Daniela. Quando ritornò da noi, Sonia facendo una finta risatina, come se avessi fatto una battuta disse che ...