Come una vita può cambiare
Data: 19/04/2022,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Harael12, Fonte: RaccontiMilu
... un altro avrebbe mandato semplicemente un messaggio. Nella mia testa pensavo, non credo che un altro mentre parlava con la ‘ragazza’ sarebbe stato in balia della sua Capa. Non so cosa uscì dalla mia bocca, forse la sua dolcezza, quelle sue parole, mi uscii che la desideravo e mi stavo innamorando di lei; Daniela non aspettava altre parole per silenziosamente deridermi ed aumentare il ritmo della scopata, posizionò i piedi sul letto per avere più libertà nel movimento, salutai Sofia dicendole che ci saremo sentiti via messaggio e chiusi la conversazione: o Uhm.. così ti sei innamorato mentre avevi il tuo cazzo dentro me, dovrò farti anche da testimone. o Sei una stronza di Capa. o Sono una stronza di Capa, però il tuo cazzo apprezza le mie coccole. Iniziò ad ansimare, colsi che era vicina all’orgasmo, le afferrai i seni iniziando a stuzzicarle i capezzoli: o Bravo’ sì.. così m piace. o Dai Capa’ voglio sentirti urlare, che poi dobbiamo passare alla tua telefonata. o Vengo, chiamiamo chi vuoi, basta che mi continui a scopare così’ oddio’ vengo’ uhmm’ Ero deciso a non darle tregua, la vedevo intenta a rilassarsi dopo l’orgasmo, mi appropinquai sul suo seno, scendendo all’ombelico e infine posizionandomi tra le sue gambe prima le strofinai il mio membro, penetrandola solamente con la cappella per poi ricominciare a leccargliela, posizionò le gambe sulle mie spalle cingendomi con le cosce la testa, quando diminuivo il ritmo: o Allora cappetta, chiamiamo? o Aspetta continua’ ...
... (Smisi completamente, rialzandomi). Ok.. però, non esagera altrimenti butto giù la telefonata, comportati bene. o Sarò una piuma. Prese il telefono, ancora un po’ dubbiosa fece partire la comunicazione, facendomi segno di starmene zitto, mi adagiai sul fondo del letto, Sonia non rispose, quindi mi rituffai su di lei e ricominciammo con le effusioni, dopo averlo masturbato con una mano ‘dai che voglio essere scopata’, non me lo doveva di certo dire due volte, lo infilai nuovamente e ricominciammo, con le sue gambe sembrava una tarantola, si strusciava, mi avvinghiava tenendosi i piedi per farmi entrare il più possibile. Volevo farla urlare nel vero senso della parola, le presi le gambe e gliele posizionai sopra le spalle aumentando sempre di più il ritmo, iniziò a mugolare ed urlare, mi staccai di nuovo e la posizionai a bordo del letto mettendola a bocconi con le gambe a penzoloni, in modo da farle toccare solamente con le punte il pavimento e ricominciai la penetrazione, adagiata e in mia balia potevo velocizzare e rallentare a mio piacimento. Iniziò a suonare il telefono, mi spostai permettendole di riprendere fiato prima di rispondere ‘stavo per venire un’altra volta porco che non sei altro’, mi rituffai sul letto facendole cenno di venire sopra, iniziò a dialogare e se lo ripiantò dentro. o Ciao Sonia, scusa se ti disturbo, volevo solo avvisarti che siamo tornate a casa noi, ma in realtà torno domani mattina. Tranquilla tutto bene, sono provata ma molto rilassata, quando vengo ...