Come una vita può cambiare
Data: 19/04/2022,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Harael12, Fonte: RaccontiMilu
... Daniela!! Mi stai facendo venire. Mollò la presa, ed iniziò a ricomporsi, mi guardò come per dirmi di darmi una mossa, era facile per lei, io ero sull’orlo di un orgasmo ad un tavolo di un ristorante con il cazzo fuori dai pantaloni, in qualche modo cercai di mettermi in condizione di uscire dalla seduta; mi alzai e mi diressi alla cassa a pagare. Usciti dal ristorante, incamminandoci alla macchina a braccetto mi guardò: o Volevo farti sborrare, non pensavo avessi il coraggio di tirartelo fuori, mi hai fermata appena in tempo. o Dalla prossima volta mi metterò attiguo, mai più dinanzi a te. o Scusami, non so cosa mi sia successo, mi sono eccitata come non mai. o Non dirlo a me. Ricominciammo a baciarci appoggiati all’auto, ancora eccitati dalla situazione precedente, sentimmo vicino a noi una macchina accendersi, ci staccammo e decidemmo di salire. Arrivammo in hotel, parcheggiai e ci affrettammo ad entrare in camera, chiusa la porta la feci appoggiare e alzatole il vestito iniziai a baciarla ed a toccarla in mezzo alle gambe, non che lei fosse da meno cominciando a sbottonarmi i calzoni, in un momento di raziocinio capimmo che forse avrebbe avuto più logica terminare di svestirci, prima iniziò lei spogliandomi di giacca, camicia e degli altri indumenti; poi toccò a me, mentre le ero dietro e l’aiutavo: o Voglio scoparti mentre indossi le scarpe e le autoreggenti. o Allora ricominciamo da dove avevamo interrotto. Ci lanciammo sul letto lei si spostò, si tolse le scarpe e ...
... mi mise i piedi sulla faccia, iniziai a baciarglieli e ad accarezzarglieli, scese fino a catturami il membro e riprese da dove avevamo interrotto al ristorante, non avevo mai provato in vita mia una sega con i piedi, ma era davvero eccitante, in certi momenti mi guardava ed aumentava il ritmo, per poi fermarsi ed accarezzarmi i testicoli, si capiva che non voleva farmi venire, il massaggio andò avanti per una decina di minuti; forse stanca della posizione e del movimento aumentò il ritmo, le presi i piedi e li staccai, l’afferrai e la misi a pecorina e glielo piantai dentro, uscii un rantolo di piacere dalla sua bocca ‘Uhm’ così mi piace’, ed iniziai con un veloce movimento di bacino. Stavamo godendo entrambi, mi disse che voleva venire standomi sopra, girandomi l’accontentai, lo riprese immediatamente dentro, non ci volle molto, in una decina di colpi lanciò un urlo orgasmico adagiandosi su di me. Eravamo distesi sul letto, mi guardò con aria corrucciata ed interrogativa sul fatto che non fossi venuto, non riuscii a profilare parola, me lo prese in mano e lo fece sparire in bocca, alzò lo sguardo: o Ti voglio sentire dentro. o Sarai stanca. o Mi hai fatto avere un orgasmo speciale, voglio regalarti il tuo. E ricominciò con il pompino, ‘So io come tirare fuori il porco che c’è in te’, si alzò calzò le scarpe e andò a sedersi sul tavolo appoggiando un piede sulla sedia, aprì le gambe e si passò la lingua sulle labbra, nel mio cervello si accesero mille lampadine, ‘Vuoi ...