1. Come una vita può cambiare


    Data: 19/04/2022, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Autore: Harael12, Fonte: RaccontiMilu

    ... stare dietro ai figli e alla casa, continuando come libera professionista in un bilocale che era stato ricavato nella loro grandissima casa. In pratica era iniziato tutto con un massaggio, poi tra interessi comuni e altre cose, erano diventate amiche e confidenti. Proseguì dicendo che questa idea di tenermi tutto segreto a lei piacque molto, tanto che la mattina della partenza le mandò un messaggio dicendole che rimaneva in trepidante attesa su cosa mi fossi inventato, quindi non poteva non raccontarglielo, Daniela terminò dicendomi che prima di salutarla Sonia le disse, ‘mi hai talmente eccitata che questa sera lo distruggo mio marito’. Devo ammettere che questi racconti, la seconda bottiglia di Chianti e la sua sensualità, mi trovai ancora una volta eccitato, mi allungai accarezzandole una gamba: o Che fai ingegneretto? o Mi hai fatto eccitare, poi pensarti senza mutandine. o Hai capito, sentiamo.. (Facendo risalire il suo piede dalla gamba e poi adagiandolo sul membro). o Maledetta’ Si avvicinò il cameriere chiedendoci se desiderassimo dell’altro, io chiesi un caff&egrave e lei un amaro, quando se ne andò riprese da dove era stata interrotta: o Mi piacciono molto queste tovaglie lunghe, sono perfette per eccitare i monelli che vogliono innalzarsi a reggenti. (Non contenta allungò e adagiò anche il secondo piede). Iniziò a masturbarmi da sopra i pantaloni, me lo cingeva continuando a muoverli ritmicamente, quando arrivò l’amaro lo degustava in maniera lenta e nel frattempo ...
    ... passava da accarezzarmi solo con un piede, poi a strusciarsi e infine riprendendomelo in mezzo ad entrambi, ero completamente in sua balia. o Oggi mi sento particolarmente buona, ti lascio decidere. o Sentiamo le mie possibilità’ o Lo lasci nei pantaloni, io accelero il movimento e tu vieni. o Oppure? 25 o Lo tiri fuori, te lo accarezzo solamente, però perdi lo scettro del potere e tornati in camera ti scopo come voglio io. Mi aveva raggirato, iniziai a rendermi conto che se fossi venuto sarebbe stato il terzo orgasmo, mi sarebbe stato difficile tornare brillante, ed ero pur sempre in un ristorante, mi sarei dovuto alzare da quel tavolo con una bella macchia sui pantaloni. Mi guardai attorno per vedere le persone vicine al nostro tavolo, non erano propriamente così prossime da vedermi: o Ok hai vinto, però niente scherzi, parola d’onore. (Le porsi la mano). o Oh.. finalmente torniamo ognuno al proprio posto. Non ti resta che tirartelo fuori, sperando che non ti veda nessuno. (Scostando i suoi piedi). Mi abbassai la zip, ma era in piena erezione non riuscivo a farlo uscire comodamente, dovetti allentare la cintura e sbottonare il pantalone. o Fatto.. hai vinto. o Ottimo.. sentiamo il mio premio. (Me lo prese nuovamente tra i piedi fasciati dai collant e cominciò a segarmi, mi guardava dapprima mordendosi il labbro inferiore e successivamente portandosi il bicchiere alla bocca leccando il bordo). Cosa dici possiamo andare? Ho voglia di essere scopata’ (Accelerando il ritmo). o ...
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