1. Come una vita può cambiare


    Data: 19/04/2022, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Autore: Harael12, Fonte: RaccontiMilu

    ... sentirti dentro di me.. Dai godi’ In pochi secondi entrambi godemmo, rimase sopra di me fino a quando non perse definitivamente l’erezione, solo in quel momento si tolse e si sdraiò nella vasca, accarezzandomelo: o Questo cazzo mi da grandi soddisfazioni’ o Sei famelica. Il resto del pomeriggio lo passammo ad oziare all’interno della vasca, poi ci trasferimmo ancora sotto la doccia ed infine nuovamente sul letto; era arrivata l’ora di decidere dove cenare questa volta le proposi di uscire, non potevamo vivere in quella stanza. La scelta cadde su un ristorante con specialità carne, mentre parlavamo distesi nel letto mi arrivò una telefonata di Sofia, risposi quasi immediatamente spiegandole che ero nella camera d’albergo in stanza con un collega e che ci stavamo riposando prima della serata: o Speriamo che sia un collega uomo. o Certo stai tranquilla, siamo solo uomini. (Daniela si avvicinò mi prese il membro in mano e bisbigliò ‘dille di stare tranquilla, il suo cazzo &egrave in buone mani)’. o Mi manchi moltissimo, domani sera quando torni ci possiamo vedere? o Anche io ho voglia di vederti, domani quando sono sulla via del ritorno ti chiamo. o Questa sera mi scrivi ogni tanto, mi sento tanto sola. In quel momento arrivò una telefonata a Daniela, si staccò da me per recarsi in bagno e rispondere, la vedevo dal vetro parlare, ogni tanto in sottofondo percepivo qualche parola ‘posto stupendo’, ‘abbiamo fatto’, ma dovevo concentrarmi nella telefonata più che origliare. Con ...
    ... Sofia la telefonata proseguiva, mi piaceva parlare con lei, ancora di più quando faceva la vocina da bambina indifesa, sentii bussare al vetro del bagno aveva già terminato, mi fece un cenno che avrebbe iniziato a prepararsi, approvai con la testa; dopo qualche minuto, terminai la telefonata con qualche bacetto e mi recai in bagno per sistemarmi. o Allora la maestrina? o Tutto bene le manco e mi ha chiesto di uscire domani sera. o Le hai detto che il tuo compagno di stanza ti sta spompando. o Le ho detto che il mio collega &egrave un peperino e lei mi ha detto che se mi vede con un’altra me lo taglia. o Hai capito! Ragazza possessiva. Quando la vidi vestita mi passò solo un pensiero per la testa, meglio uscire immediatamente o le salto addosso subito. Indossava un tubino rosso con due piccoli spacchi laterali e vistosa trasparenza sul seno da spalla a spalla, calze autoreggenti color carne, con riga posteriore e decolleté rossa ai piedi; era una beatitudine per gli occhi, avrebbe fatto girare tutti gli uomini. Non elemosinai in complimenti verecondi, ma anche in epiteti particolarmente scurrili; raccolsi le chiavi dell’auto, però: o Siamo sicuri che non dimentichi un particolare? o Cosa intendi? Non vado bene? o Vieni qua.. (le misi una mano sul sedere). La vessata voleva fare la furba? o Mi vergogno, non mi sento a mio agio, qui in hotel va bene, ma fuori? o Le regole sono regole, un giorno a completa disposizione. (Contrariata si alzò il vestito, si appoggiò a me e fece ...
«12...232425...68»