1. LUCA E LA NOSTRA AMICIZIA


    Data: 03/04/2022, Categorie: Prime Esperienze Sesso di Gruppo Gay / Bisex Autore: Ruivo1993, Fonte: xHamster

    ... «Non so perché, zio, sono confuso, ultimamente non faccio altro che guardare laggiù gli altri ragazzi; a scuola, al supermercato, anche a casa, non posso farne a meno!» Arrossii profondamente e chinai la testa.
    
    «Forse è solo una fase, Luca. A molti ragazzi capita di guardare altri ragazzi e non significa nulla, mentre altri con il tempo capiscono che gli piace davvero e lo fanno per una ragione.»
    
    «Lo fanno per una ragione? Cosa intendi?» Gli chiesi rialzando lo sguardo dal pavimento.
    
    «Perché sono diversi, Luca, sono gay. Hai capito cosa significa, giusto?»
    
    Annuii timidamente. «Quando a un ragazzo piace guardarne un altro!?»
    
    Ridacchiò. «Più o meno,» disse.
    
    Lo fissai confuso e lui proseguì. «Beh, i ragazzi spesso sperimentano tra loro ma per la maggior parte smettono dopo essere stati con una donna. I ragazzi gay invece non escono mai da questa fase, non possono. Continuano ad essere attratti dagli altri ragazzi per tutta la vita. Adesso hai capito?»
    
    Annuii con più convinzione. Non lo disse ad alta voce ma intuii che parlava di sesso. «Non è sbagliato?» Gli chiesi.
    
    Scrollò le spalle. «Chi sa che cosa è “sbagliato”, Luca? Cosa è “normale”? Ci sono cose normali per alcune persone che sono sbagliate per altre. Dipende solo da te!»
    
    «Casa intendi?»
    
    Allargo le gambe e si strinse nuovamente il pacco fra le dita. «Ad esempio, se tu volessi vedere come è fatto il mio cazzo, da vicino, la cosa non mi creerebbe problemi. Ma se tuo padre, i tuoi fratelli o ...
    ... mia moglie o chiunque altro lo venisse a sapere, scoppierebbe il finimondo! Ecco cosa intendo.»
    
    Avevo a malapena ascoltato le sue parole mentre fissavo la sua mano massaggiare il tumulo crescente nei suoi pantaloncini. Lo guardai negli occhi e poi di nuovo all’inguine e poi di nuovo negli occhi.
    
    Lui sorrise. «Allora vuoi vederlo? Toccarlo? O farci tutto quello che vuoi, per me non c’è problema. Non mi dispiacerebbe e anzi credo che apprezzerei vederti in ginocchio a giocare con il mio uccello.»
    
    Pronunciò le ultime parole con voce tanto profonda da lasciarmi senza fiato. Feci qualche passo nella sua direzione, esitante, e sapevo di stare attraversando una linea mentre tendevo la mano verso il bozzo pronunciato nei suoi pantaloni. Fu lui a guidare la mia mano fino al suo ventre piatto e peloso e poi spingerla in basso, facendomi fremere al contatto con la sua pelle calda. Da lì proseguii da solo facendola scivolare sotto la cintura, sentivo i suoi peli ispidi tra le dita.
    
    «Si, Luca, più in basso!» Gemette ad occhi chiusi, tendendosi e stringendo i pugni al bordo del tavolo.
    
    Sfiorai la base della sua asta pulsante con la punta delle dita e mi morsi le labbra, impaziente. Respiravo a fatica, mentre la mia mano ne avvolgeva a malapena la circonferenza.
    
    «Si, gioca con questo bel cazzone, è tutto tuo!» Disse, facendo digrignare i denti.
    
    Non riuscivo più a trattenermi e scivolai in ginocchio tra le sue gambe muscolose, tirai fuori la mano e decisi di tirargli giù i ...
«12...6789»