LUCA E LA NOSTRA AMICIZIA
Data: 03/04/2022,
Categorie:
Prime Esperienze
Sesso di Gruppo
Gay / Bisex
Autore: Ruivo1993, Fonte: xHamster
... sedere nudo. «Adesso porta questo bel culo in camera tua e vestiti prima che qualcuno ti violenti!» Mi disse ridendo.
Ridacchiai e corsi nella mia stanza.
Mentre mi vestivo pensai allo zio Carlo. L’ultima volta che eravamo stati a casa sua, nel fine settimana del primo di maggio, era successa una cosa incredibile. Avevo visto il suo grosso cazzo in tiro. Ci avevo pensato spesso, e adesso, dopo aver visto quelle foto, iniziai a chiedermi come sarebbe stato succhiarlo o addirittura assaggiare il suo sperma. Mi leccai le labbra mentre ripensavo a come era successo…
…Quel sabato arrivammo presto, e dopo il clamore dei saluti ben presto mi ritrovai a fissare lo zio Carlo. Indossava solo un paio di pantaloncini e dal modo in cui si muoveva il rigonfiamento all’altezza del suo inguine avrei potuto giurare che non avesse la biancheria lì sotto. Era un poì di tempo ormai che davo un’occhiata laggiù ad ogni ragazzo mi trovassi davanti. Poi, dopo cena, mio padre, i miei fratelli, i cugini e la zia iniziarono una qualche partita a carte e lo zio Carlo andò in giardino a sistemare la griglia. Io lo seguii e parlammo mentre la ripuliva, e per tutto il tempo non feci altro che fissare il suo corpo, soprattutto dalla cinta in giù. Era un uomo magnifico. Un metro e novantacinque, con il petto ampio e possente ricoperto di peli scuri, fianchi stretti, e cosce muscolose fasciate nei pantaloncini corti.
Ero seduto su una sdraio a bordo della piscina, e lui era quasi accanto a me. ...
... «Aiutami a sistemare la griglia e gli attrezzi nella casetta Luca, voglio parlarti.» Mi disse una volta finito di ripulire tutto.
Non sapevo di cosa volesse parlare, ma mi alzai e lo seguii a passo svelto attraverso il giardino, verso la casetta in legno oltre la piscina. Fissai i muscoli della schiena e del sedere guizzare mentre camminava davanti a me. Allora spinse la porta e mi invitò ad entrare, e quando lo superai mi diede una pacca sul sedere. «Vedo che hai ancora un bel culetto!»
Ridacchiai. «Credo di sì, e ormai tutti si divertono a colpirmi.»
Lui corrugò la fronte. «Luca, qualcuno ti sta dando fastidio?»
Abbassai il capo e mi morsi il labbro, pentendomi immediatamente delle mie parole, ma lui si avvicinò e mi sollevò il mento fissando il suo sguardo severo sul mio.
«No, io... voglio dire, non mi dà fastidio!»
Sorrise e si appoggiò al tavolo da lavoro allargando le gambe e incrociando le braccia sul petto. «Allora ti piace?» Chiese qualche secondo dopo. «Ti piace quando qualcuno ti colpisce sul sedere?»
Arrossii e abbassai nuovamente lo sguardo spostando il peso da un piede all’altro. «Si, zio.» Dissi alla fine, a bassa voce.
Il suo sorriso si allargò sensibilmente. «Sai, ti ho visto oggi mentre mi fissavi. Proprio qui.» E mentre parlava si afferrò il pacco sfregandolo con le dita. «Ti piace anche guardare fra le mie gambe?»
Mi morsi le labbra, timoroso di dire qualsiasi cosa sotto il suo sguardo penetrante. Dimenticai persino di respirare. ...