La ricerca 1
Data: 01/04/2022,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... per l’approvazione ricevuta al progetto; quando lo videro con la valigia, si guardarono sorpresi; anche Michele finse meraviglia; Gisella ciaccolava con le amiche; davanti a tutti, fece una telefonata a Perugia, per avvertire che arrivava in giornata e che chiedeva per l’indomani un incontro.
La notizia scoppiò come una bomba; senza di lui, la loro partecipazione al concorso era improponibile; Gisella lasciò cadere il bicchiere che aveva in mano; lo guardò con odio.
“Una piccola vendetta merita una decisione così drastica?”
“Me ne vado con un dolore la cui profondità non capirete mai; ma avrai modo di provare il rimorso per quello che avete fatto e il rimpianto per quello che stai per perdere; la vendetta è la risposta dei vili; sei stata sleale, quindi vile; le chiavi della tua casa, dei tuoi soldi, del tuo potere, sono sul tavolo di cucina. Spero di non rivederti mai più; addio.”
Michele appariva inebetito; aveva desiderato da tempo copulare con Gisella; aveva goduto a mortificare l’onnipotenza di Andrea; ma il prezzo appariva già enorme; e non era il solo a pagare; fu costretto a confessare quello che aveva fatto scaricando la colpa su Luisa che aveva concupito l’amico e se l’era portato in bagno e su Gisella, che aveva progettato, programmato e realizzato la vendetta con fredda determinazione, senza ascoltare il compagno; tutti lo guardarono con schifo.
Senza il loro qualificato coordinatore, i compagni di corso dovettero ritirare la domanda di ...
... partecipazione; tre mesi dopo, faceva il giro delle Università l’annuncio che il gruppo di ricerca di Perugia, coordinato da Andrea, aveva vinto il concorso e che, in premio, tutti i componenti erano stati assunti al CNR con contrato trimestrale; Gisella seppe poi che, al temine, Andrea aveva accettato un prestigioso incarico in una Università americana dove si era trasferito.
Senza il suo compagno amatissimo, gli anni per Gisella scivolarono via vuoti e noiosi; tentò qualche approccio per sostituire Andrea, ma si scontrava sempre con una ‘normalità’ che rendeva tutti banali e improponibili; in un raptus di nostalgia, scrisse al suo unico amore una lunga lettera in cui tentava di spiegare, sperava che avesse perdonato e dimenticato; in risposta, meravigliandosene, ricevette un piccolo regalo, un cuore di ceramica con vene d’oro, appeso ad un cordoncino, con un biglietto.
“’Il vile si vendica, il forte perdona, il saggio dimentica’; tu ti sei vendicata; io invece ho perdonato; dimenticare, scusami, non mi riesce. Nel mio cuore c’è una ferita gravissima; i giapponesi, con l’arte del kintsugi, riescono a riempire le crepe di oro rendendole visibili e preziose; anche coperta d’oro, la ferita resta dentro e, nella carne, fa male, tanto. No so se riuscirò mai a dimenticare, anche se dovesse ricucirsi la distanza geografica che ci separa.”
Erano passati tre anni, quando si scrissero quell’unica volta; lei era ormai insegnante di inglese nel loro Liceo; Michele aveva dovuto rinunciare ...