"ancora un'avventura per mia cognata"
Data: 25/03/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... linea di massima, rassicurata sia da me che da mia moglie.
"Noi andiamo di là - disse Maria, rivolta a me - spogliati e raggiungici"
Impiegai pochi minuti e, in mutande, entrai in camera da letto.
Germana era sulla sponda del letto, in ginocchio con due cuscini sotto la pancia; il culo perfettamente in mostra e completamente offerto.
Attraverso lo specchio, situato di fronte al letto, mi vide arrivare.
Maria, invece, era seduta sulla poltrona con le gambe aperte e poggiate sui braccioli.
Si stava già toccando ed io, prima di assolvere alla più che gradita incombenza, mi avvicinai alla mia donna e le diedi un bacio in bocca, facendo saettare la lingua, attorcigliandola alla sua.
Proseguendo in quella mia operazione, scesi a baciarle il seno e titillare quei due meravigliosi capezzoli; ella sobbalzò sulla poltrona e poi offrì alla mia lingua il suo fiore profumato. Avrei continuato chissà per quanto ancora in quell'operazione, ma lei, con un gesto di altruismo inaspettato, mi sollevò e
"Vai... ti aspetta - disse e rivolgendosi a Germana - è tutto tuo, fai godere mio marito che, al momento, sarà il tuo fauno".
Mi spostai verso Germana e ponendomi dietro il culo vergine di lei poggiai il viso tra quelle meravigliose chiappe.
Quando sentì la lingua, che dalla vagina saliva verso il buchino, Germana ebbe un sussulto e, rispondendo alle sollecitazioni che la lingua dedicava a quella parte con opportune ondulazioni del bacino, mi accorsi che la rosetta ...
... si schiudeva, quasi fosse un fiore.
Germana non parlava, ma i sospiri ed i gemiti valevano più di mille parole. Cominciava a provare piacere e anche il buchetto sembrava partecipare alla festa che gli si dedicava.
La lingua era entrata nella parte iniziale del retto e il profumo inconfondibile di quella zona, unito al sapore dolciastro della mucosa, mi stava inebriando.
Fu lei a farmi capire che era pronta: ormai muoveva il bacino a mo' di coito.
Mi staccai e presi dal comodino il gel lubrificante; ne feci scivolare una piccola quantità lungo il solco delle natiche. Con il medio, mi adoperai a massaggiare e lubrificare per bene la parte, spingendo con il dito, buona parte del gel all'interno dell'ano.
Non subito gradì l'intruso, ma bastarono pochi attimi a farla rasserenare così da permettermi di andare avanti e indietro lubrificando e dilatando quel forellino.
Era pronta: ne avvertii il rilassamento, per cui, tolto il dito, mi posi in ginocchio tra le sue gambe e puntai il glande sull'ano di mia cognata.
La punta entrò senza difficoltà ed io proseguii a penetrarla, attirandola a me con dolcezza; emise un urlo, ma ormai la cappella aveva superato lo sfintere e mezzo cazzo si trovava già nella sua pancia.
Ancora pochi secondi e poi fu lei stessa a spingersi contro il mio bacino, così da permettere la completa introduzione del mio cazzo.
Era fatta: la verginità del suo culetto, era stata offerta sull'altare dell'Eros.
Cominciai a pompare nel suo ...