Una mano in aiuto – seconda parte
Data: 22/03/2022,
Categorie:
Racconti Erotici,
Etero
Incesti
Autore: enea, Fonte: RaccontiMilu
... afferrai il polso e dopo aver staccato la sua mano dal mio cazzo, gliela avvicinai lentamente al viso.
Lea mi guardava con fare interrogativo. Le sue dita, ancora sporche della mia sborra, toccarono le sue labbra.
“Ma cos…?” – erano state le sue ultime parole prima che io le dicessi con tono deciso – “Lecca!”
Sapevo di aver scatenato una feroce battaglia nella mente di Lea: ad affrontarsi c’erano la Lea mammina perbenina ‘non dobbiamo farlo’ e la Lea femmina maiala ‘fottetemi per bene’.
Speravo nella vittoria della Lea maiala.
E così fu.
Dopo un attimo di esitazione le labbra di Lea avevano cominciato a succhiare dalle sue dita il mio nettare. Lo sguardo di Lea era diventato porco, carico di eccitazione. Dopo aver ripulito le dita, mi fissò con aria di sfida. Si alzò per andarsi a posizionare tra le mie gambe decisa ad usare la sua bocca sul mio cazzo.
Inebriata dall’odore di maschio, aveva chiuso gli occhi e si era messa subito all’opera su quello che sarebbe stato il più bel pompino della mia vita.
Ero estasiato da tanta bravura: in pochi attimi il mio cazzo era tornato duro come l’acciaio sotto il sapiente tocco della sua lingua.
Chiusi gli occhi per abbandonarmi a quel turbine di piacere sempre più intenso.
Sborrai come mai avevo fatto, con tutti i muscoli del mio corpo tesi allo spasmo.
Quando tornai lucido la bocca di Lea, ancora avvinghiata alla mia cappella, aveva ripulito tutto. Lea aveva ingoiato fino all’ultima goccia della mia ...
... sborra.
Non avevo più un briciolo di forza, Lea mi aveva letteralmente svuotato le palle.
Mentre riprendevo fiato Lea era tornata sedersi accanto a me, a fissarmi dolcemente e a carezzare i miei capelli.
“Sei un maialino, lo sai?” – disse scherzando.
Poi si era alzata e, al solito, era andata in camera sua…a singhiozzare!
Nei giorni a seguire la sega quotidiana venne sostituita dal pompino quotidiano, trattamento sempre sconvolgente che mi lasciava puntualmente senza forze.
Avevo fatto sesso con tante ragazze, ma il tocco di Lea aveva qualcosa di veramente speciale… …dopo averla scoperta come donna sapevo che difficilmente sarei riuscito a farne a meno.
Il giorno della fine della riabilitazione era arrivato, il fisioterapista prese le sue cose e, prima di andar via, annunciò a me e a Lea che ero ormai capace di muovere le braccia senza problemi.
Quella sera, dopo cena, andai in camera e attesi che Lea passasse per darmi quella che ormai era diventata la “sua” buonanotte. Ma Lea tardava ad arrivare.
Decisi di andarla a cercare. La trovai in camera sua, seduta sul letto. Indossava una camicia da notte e stava leggendo un libro. Aveva l’aria di essere pronta per andare a dormire.
“Dimenticato qualcosa?” – chiesi io
Saltò letteralmente in aria quando mi vide sulla porta.
“Oddio Carlo! Ma…cosa ci fai ancora in piedi?!”
Mi avvicinai a lei, deciso ad ottenere quel che volevo.
“Aspettavo che venissi a darmi la buonanotte…la tua buonanotte…non so ...