1. Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (20)


    Data: 22/03/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... fare. Ancora il sesso animalesco nella gabbia che mi aveva fatto provare addirittura un altro tipo di piacere, forse schifoso, ma certamente era un piacere. E poi … poi essere venduta a quel Jamaal e l’umiliazione di dover diventare la sua battona. Il solo pensiero mi tormentava, ma nello stesso tempo mi attirava.
    
    Aspettai non so quanto, forse un minuto, forse un’ora. Poi all’improvviso mi sentii chiamare, mi voltai e vidi il nero accanto a me.
    
    Incredibilmente mi sentii più tranquilla.
    
    Un uomo mi passò accanto, si fermò un attimo a guardarmi, dandomi come l’impressione che mi conoscesse ma senza fare una piega andò a sedersi nei posti avanti a tutti.
    
    Sentii la mano del nero che mi sfiorava i seni e i capezzoli che erano diventati durissimi per i brividi di piacere che percepivo. Poi la sua mano scivolò tra le mie gambe che allargai prontamente per assecondarlo, ma mi resi conto che non voleva il mio piacere. Sentii un oggetto tra le sue mani, in un primo momento non capii cosa fosse, poi, quando me lo avvicinò al collo capii che si trattava del guinzaglio. Con un gesto fece scattare il moschettone e lo agganciò al collare che avevo sempre tenuto al collo. Poi lasciò cadere il guinzaglio tra i seni e tra le gambe. Brividi di paura e di piacere percorsero il mio corpo.
    
    Poi mi prese il polso e lo sentii armeggiare con qualcosa di metallico: una manetta.
    
    Non feci in tempo a capirlo che mi portò le mani dietro la schiena e mi ammanettò entrambi i ...
    ... polsi.
    
    “Adesso puttana bianca sei pronta per essere ceduta ai tuoi clienti.”
    
    Mi disse all’orecchio mordicchiandomi il lobo. Mi aspettai che qualcuno mi venisse a prendere per usarmi, mi aspettai che i primi “clienti” si facessero vivi, nell’attesa sentivo i brividi farsi sempre più intensi. Poi il nero tirò giù la zip dei pantaloni, mi prese per il collare e mi spinse davanti a lui in ginocchio. Tirò fuori il suo enorme sesso e me lo sbatté più volte sul viso. Con le mani legate dietro la schiena non potevo quasi muovermi, non potevo nemmeno fuggire via. Aprii la bocca e presi tra le labbra il suo sesso, ne sentii il sapore acre, selvaggio. Incominciai a leccare e succhiare, muovendo ritmicamente il capo avanti e dietro fino a quando il nero non mi fermò afferrandomi i capelli con le sue tozze mani. Lo sentii fremere e mi apprestai a riceverlo. Il primo schizzo fu improvviso, caldo, amaro. Fui costretta ad ingoiarlo subito, senza poterlo assaporare, insieme agli altri schizzi che si susseguirono, succhiandogli il glande con devozione, fino a quando anche l’ultima goccia passò nella mia bocca e l’ebbi ingoiata.
    
    Restai ancora immobile in ginocchio tra le sue gambe mentre si ricomponeva e si alzò. Mi lasciò lì per qualche secondo poi mi fece alzare, proprio quando il film stava per finire e le luci si accendevano. Cercai di risedermi in un ultimo, disperato tentativo di pudore ma lui mi strattonò con forza lasciandomi in piedi. Ora mi sentivo disperata. Mi guardavo intorno ...
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