La figlia della vedova gioca bene
Data: 19/03/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69
... abituato a disposto ad essere penetrato. Di tanto in tanto, quasi per prendere fiato, si distendeva sinuosamente sul corpo della madre e andava a succhiarle i capezzoli turgidi e grossi, con un atteggiamento che rendeva ancora più surreale la situazione.
Mi sorpresi sconvolto dal quadro che mi si offriva e per un attimo provai anche un senso di fastidio di fronte alla cinica capacità della ragazza di gestire come una regista di pornofilm, il bisogno di sesso di sua madre; ma riflettei subito dopo che non eravamo in seduta psicoanalitica e che, in definitiva, ognuno aveva il diritto di gestirsi i suoi problemi. L’attimo dopo il pensiero di distrazione, scoprii che Vanessa era montata sul letto, ancora vestita, e che si era rotolata sotto il corpo della madre, di cui mi appariva adesso in totale pienezza il culo tondo e sodo con l’ano aperto e violentato dalle dita della fanciulla, la cui testa sbucava tra le cosce della madre alla quale stava voracemente succhiando il clitoride.
Senza rendermene conto, mi ero alzato in piedi e mi ero accostato alla porta aperta, da dove, impalato e affascinato, seguivo i movimenti delle due in tutti i particolari. Istintivamente, la mia mano andò sul cazzo che era rimasto fuori dai pantaloni ed era duro fino a dolermi; cominciai a masturbarmi lentamente, incapace di prendere una decisione. Come al solito, la giovane risolse l’empasse invitandomi, con la mano che usava solo per allargare le natiche, a farmi più vicino. Lo feci quasi ...
... automaticamente. Quando fui a tiro, lei mi abbrancò per le palle e mi costrinse a portarmi accosto ai piedi del letto finché il mio glande fu a contatto con la pelle della madre che reagì soltanto sollevando un poco il bacino e spostandolo indietro, sotto la guida della fanciulla sotto di lei. Sentii, come se avvenisse in un’altra dimensione, la mia verga che penetrava, senza difficoltà una vagina stretta ma ben lubrificata, mille sensazioni di piccole scosse elettriche che mi partivano dai coglioni e arrivavano al cervello; e di colpo una sorta di feroce animalità mi indusse a spingere l'uccello con un solo violento colpo fino a sbattere rumorosamente con il pube contro le chiappe della vedova che si rivelarono dure e compatte come immaginavo.
Ma la ragazza non ci diede tempo di fare a meno di lei: con una feroce strizzata ai coglioni mi impose la calma e cominciò a guidare un movimento di vai e vieni della mia asta nella vagina della madre, che mi provocò scosse elettriche al cervello fino al tilt più totale, mentre sentivo la donna davanti a me urlare e mugugnare scompostamente con la voce soffocata dalle cosce della figlia che la teneva imprigionata la testa. Poi con un colpo deciso, la ragazza mi spinse ad uscire dalla figa, liberò la madre e la scaraventò sul letto. La giovane cominciò perentoriamente a darmi ordini: “Non ti sognare di sborrare finché non te lo dico io!”, fu la sua prima imposizione a me; poi si spogliò in un lampo e fece altrettanto con me, liberandomi ...