1. Cartomanzia – 9a parte – Il prezzo delle alleanze e quello degli incontri


    Data: 14/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... sue mani scendevano sotto la ridicola gonnellina pieghettata e un suo dito arpionava il delicato pizzo del perizoma «… E io adesso, dopo che hai ingoiato la mia sborra come una baldracca, ti scopo e ti inculo…» sentì il crepitio del tessuto del peri che si lacerava e, strattonando il cordino intorno ai fianchi, lo sentì cedere di colpo, distrutto «… Qui, in questa lurida cantina, come la bagascia che sei…» Le fece scivolare i resti del peri fino attorno alla caviglia e, mentre lei continuava ad annuire, le fece fare un passo indietro per recuperare il suo trofeo, col quale avrebbe potuto poi vantarsi con gli amici «… E’ vero che sei una gran puttana sempre affamata di cazzi? Rispondi!» «Sì… lo sono…» ammise Paola, con un filo di voce. Giacomo si stava eccitando sempre più, per quel senso di onnipotenza che la situazione gli stava donando; decise di giocare da cattivo: «Lo sei… Cosa??? Dimmelo tu, per bene cosa cosa sei, con la tua voce!» Paola inghiottì la saliva che si sentiva in gola e poi: «Io… io sono una grandissima puttana famelica e amo prendere tanti cazzi in bocca, nella fica e nel culo… e farmi sborrare ovunque, ingoiando e facendomi allagare tutti i buchi…» Tant’è, Giacomo non osava credere alle sue orecchie: la zia non si era accontentata di ripetere passivamente ciò che aveva detto lui, ma aveva… allargato il concetto, con dettagli che adesso gli turbinavano in mente, sforzandosi di diventare un progetto che “sentiva” di stare per concepire. Allungò la mano e ...
    ... spinse rudemente tre dita tra le labbra della fica della sua vittima, la sua schiava e si stupì di quanto facilmente entrassero: «Sei proprio sfondata, zietta…» La donna annuì, ad occhi bassi, mentre lui aggiungeva un quarto e poi un quinto dito e poi spingeva per entrare con tutta la mano, come aveva visto fare in internet. Poi rinunciò, irritato che non entrasse facilmente e con uno strattone la fece voltare e piegare a novanta gradi, per scrutare le sue intimità. «Hai tutta la fica slabbrata, troia! Scommetto che hai preso chilometri di cazzi! E anche questo culo, gonfio e dilatato… Quanti cazzi si è mangiato? Quanta sborra ci hanno rovesciato dentro, baldracca?’ Paola taceva e lui, di colpo, la inculò a secco, provocandole solo un piccolo sussulto, come se fosse sorpresa, più che per un eventuale dolore. Sentiva il culo della zia morbido, largo, bollente, piacevolissimo; decise di provare anche la fica e quindi lo sfilò e subito lo infilò nell’altro bersaglio. Se possibile, era ancora più morbida e calda del culo e lui, nonostante il suo «piolo»non fosse di dimensioni trascurabili, ci… ballava dentro, anche se la cosa lo intrigava ed eccitava da impazzire! Sentiva che stava quasi per sborrare e ben due pensieri, in un lampo, gli attraversarono la mente! Si eccitò così tanto che il suo cazzo parve esplodere in lunghi schizzi cremosi dentro quella porca di sua zia! Mentre riprendeva fiato, riuscì ad afferrare le code dei pensieri che gli erano sfrecciati per la mente; seguendo ...