Cartomanzia – 9a parte – Il prezzo delle alleanze e quello degli incontri
Data: 14/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Incesti
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... di aver distrutto! Dido l’aveva fregata! Ecco perché le aveva lasciato prendere la scheda, il bastardo!!! E mentre lei era in sua balia, doveva aver frugato nella sua borsa, impadronendosi della sua email, del suo numero di cellu, sicuramente anche leggendo i suoi dati sui documenti…
Paola, dopo la quotidiana seduta da Maestro Dido, decise di fare una passeggiata sul lungomare e, nonostante si vergognasse a morte della minuscola gonnellina plissettata e la camicetta che si era trovata ad indossare quella mattina, si scopriva suo malgrado a sorridere in risposta ai non rari commenti salaci che, a volte, qualcuno le rivolgeva. Mentre caracollava sui tacchi, ancheggiando molto più di quanto avrebbe voluto, si sentì chiamare «Zia! Ziaaa!!! Zia Paola!!!»e quasi subito sentì una mano che l’afferrava -pur con una certa delicatezza- sulla spalla. Si girò e davanti si trovò Giacomo, suo nipote: «Oh, scusami Giacomino… ero distratta….» piagnucolò contrita. Il giovane valutò il tono di scusa, remissivo della zia ed ebbe un’ispirazione: «Scusami un cazzo! Vieni con me!» Si diresse verso un portone che vedeva socchiuso, ma poi pensò di aver osato troppo e gettò uno sguardo sopra la spalla, pensando di vedere Paola ancora ferma dov’era; invece la donna aveva cominciato a seguirlo e così lui, pregustando ciò che aveva in mente, se lo sentì subito inturgidire. Varcata la soglia, sorrise tra sé: era un portone che conosceva bene -ci abitava un suo ex compagno delle medie- e ricordava ...
... ancora quanto fosse semplice aprire la porticina che portava alle cantine… se non avevano cambiato il meccanismo! No, era ancora tutto come ricordava! Trovò a tastoni l’interruttore della luce -una lampadina nuda da 60 candele tutta scagazzata dalle mosche- e prese la zia per il polso, trascinandola fino oltre l’angolo che faceva il corridoio; poi si abbassò la zip dei jeans, con una certa difficoltà liberò il suo giovane, marmoreo cazzo dall’impiccio di pantaloni e boxer e infine, seccamente, disse: «Dai, succhiamelo!» Per un istante venne visitato dal dubbio di aver esagerato, ma poi vedendo che zia Paola si accucciava e, senza dire una parola, cominciava a succhiarglielooooooohhhh… Sentì che stava per sborrare dopo pochissimo e, memore dei pornazzi che aveva visto sul pc, decise di afferrarla per i capelli e sborrarle in gola, costringendola anche ad inghiottire tutta la sua sbroda. Si accorse con stupore, quasi deluso dalla docilità della zia, che lei accettava di buon grado quel trattamento e questo gli accese i sensi e la fantasia. La fece alzare bruscamente e, sempre tenendola saldamente per i capelli, la baciò violentemente in bocca, in modo da sancire chiaramente il suo dominio. Poi, con mani affannose, le slacciò la camicetta freneticamente, facendo saltare anche un bottone e si abbassò per succhiarle e morderle io capezzoli già ben eretti: «Sei una troia, zia…» diceva tra una ciucciata e l’altra e vedeva che lei annuiva «… Una puttana famelica di cazzi…» e intanto le ...