Il matrimonio
Data: 12/03/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69
... erezione.
Mi alzo il vestitino, poi abbasso il perizoma. Per facilitare il tutto sollevo una gamba, lui l’afferra da sotto e la tiene stretta al suo fianco. Mattia piega un po' le ginocchia ed entra con un affondo secco e deciso. La sensazione è quella di avere dentro un palo fatto di carne. Serro le labbra e faccio uscire un breve gemito. Nel frattempo le sue dita robuste affondano nella mia coscia, in modo da tenermi bloccata a lui.
Le sue spinte sono lente e profonde, il che mi crea un piacere indescrivibile. Sento che ha il respiro pesante. Gli metto la lingua in bocca, trovo la sua, ci gioco. I nostri corpi sono attaccati, lui di peso su di me, io contro la parete bianca, e ci scambiano il sudore, l’odore. Per evitare di scivolare, afferro le sue spalle.
Lo fisso negli occhi. Sorrido.
- È il matrimonio migliore a cui sono stata.
Ma soprattutto, è la prima volta che mi capita di scopare nel bagno di un ristorante.
Mattia prova a sorridere, ma ha il viso assorbito dal piacere e dallo sforzo.
- Anche io, - riesce a dire sottovoce.
Avverto il cambio di velocità, il suo muoversi con slancio dentro di me, quasi non avesse aspettato altro che questo momento. Decido di non trattenermi, di fregarmene di chi ci potrebbe sentire, liberando così osceni gemiti di piacere. E nel frattempo lui boccheggia come un animale, cercando di durare il più possibile. La mia gamba destra è sempre sollevata a mezz’aria, stretta intorno al suo fianco.
Lo lecco sul collo, ...
... dietro all’orecchio. Le unghie delle mie dita che sprofondano sulla sua schiena, sul tessuto sottile della camicia. E dovrà trovare una giustificazione con la sua fidanzata. Per i segni evidenti, colpevoli.
- Sara, sto per venire..
Ha la voce sfracellata dal piacere.
E peccato che nessuno dei due aveva con sé un preservativo.
- Esci, non prendo nulla, - gli dico.
E un attimo dopo esce da me. Io chiudo gli occhi, assorbo quella mancanza.
Mattia emette un verso cavernoso, infinito. Trattengo il respiro.
Poi finalmente ci stacchiamo, esausti. Sulla porta e sul pavimento del bagno ci sono fiotti di sperma. Io appoggio di nuovo la gamba, lui si pulisce la cima del pisello con un ritaglio di carta igenica. L’idea che io non sia venuta, nemmeno lo sfiora. Mi rialzo il perizoma, aggiusto il vestitino.
Lo guardo mentre si riveste.
- Tu vai, ci vediamo in sala, - gli dico.
Lui accenna un sì con il capo.
- Va bene. A dopo.
Dopo che Mattia è uscito dal bagno, senza aggiungere altro, quasi pentito di quel veloce tradimento, rimango qualche minuto in quel buco. Vicina al gabinetto, a riflettere su cosa ho appena fatto. Apro quindi la porta, faccio una sosta davanti allo specchio per dare una sistemata ai capelli e alla fine torno nella zona ristorante.
Torno al mio tavolo. Il mio cellulare inizia a squillare, così rispondo.
- Amore, sono qui.
La voce di Francesco in questo momento è uno schiaffo in pieno viso. Cerco di ritrovare un briciolo di ...