1. Il matrimonio


    Data: 12/03/2022, Categorie: Tradimenti Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69

    ... cambia, diventa un’armonia lenta e romantica. Mi avvicino a lui e gli prendo la mano.
    
    - Andiamo a ballare?
    
    Ha una faccia sorpresa, di chi non sa cosa rispondere. Non se l’aspettava. Il nodo della sua cravatta nera è allentato, le maniche della camicia arrotolate fino ai gomiti. Si serve di qualche altro secondo per decidere. Poi le sue labbra si allargano in un sorriso, e non serve aggiungere altro.
    
    - Ti avverto, sono un disastro, - si giustifica.
    
    Nel ballare, forse si. Ma nel sesso, Mattia, sei il migliore.
    
    Rido.
    
    - Tranquillo.
    
    Lo porto in mezzo alle altre coppie, senza lasciargli la mano. Mattia si guarda intorno, cercando di capire come iniziare. Appoggia le mani sui miei fianchi. Io allaccio le mani dietro al suo collo. E cominciamo. Uniformiamo movimenti dei nostri corpi alla melodia svogliata e leggera dell’orchesta. Per via del troppo vino ho la testa che galleggia, incapace di produrre ragionamenti sensati. Ci fissiamo negli occhi, ascoltando la musica.
    
    Premo il seno contro il suo petto. Le sue mani, a questo punto, guadagnano qualche centimetro verso il basso. Stuzzicata dalla circostanza, accenno un sorriso. Muovo con lentezza le dita dietro al suo collo, scorrendo verso l’alto, fino ad accarezzargli i capelli. Mattia chiude con forza le mani intorno ai miei fianchi, gustandosi le forme nascoste sotto la leggera stoffa del vestitino.
    
    La distanza fra i nostri corpi si annulla e ora riesco a sentire, vivido e forte come uno schiaffo, il ...
    ... suo profumo unito all’odore di tabacco. Poi, con tutta la malizia di questo mondo, avvicino le mie labbra alle sue, senza toccarle, fermandomi quel tanto basta. Continuo ad accarezzargli il collo. Sento le sue mani scivolare sul mio sedere.
    
    - Che fai? - gli sussurro all’orecchio.
    
    Faccio finta di non capire. Però Mattia sa che può osare. Che sono sua, di nuovo. Che Francesco è a lavoro, la sua ragazza alla fiera di Bologna, e che nessuno ci controlla. E che tutti e due lo vogliamo, in fondo.
    
    Il mio seno è incollato alla sua camicia, ai pettorali, e non faccio nulla per evitarlo. Ormai siamo immobili come statue ancorate al prato. Ho il perizoma intriso dei miei caldi liquidi.
    
    Mattia mi sfiora l’orecchio con le labbra.
    
    - Vuoi che le tolgo?
    
    Chiudo gli occhi e gli bacio il collo. Le sue mani stringono il mio sedere, facendomi perdere l’ultimo briciolo di lucidità.
    
    Proprio sul più bello, dopo aver trovato la giusta sintonia, la musica si arresta.
    
    Le coppie si sciolgono tra sorrisi e qualche tenero bacio. Tolgo le mani dal collo di Mattia e, senza farmi vede- re da nessuno, lo sfioro in mezzo alle gambe. Scopro che gli è venuto duro come un pezzo di marmo. Ci sorridiamo con malizia. Nel frattempo, un poco alla volta, gli invitati iniziano a rientrare nel ristorante.
    
    - Mi sa che stanno arrivando i secondi. Torniamo dentro? - domanda Mattia.
    
    E io intanto, eccitata come non mai, sto prendendo in seria considerazione l’idea di imboscarmi con lui da qualche ...
«1...345...»