Il matrimonio
Data: 12/03/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69
... chiedo.
- È a Bologna, per una fiera. Almeno uno di noi due doveva esserci. E dato che avevo il matrimonio, è andata lei.
Annuisco.
- State insieme da tanto?
- Un anno. Ci siamo conosciuti l’estate scorsa.
Fa una pausa. Dopo aver bevuto un po' di vino, conti- nua.
- Però ci troviamo molto bene insieme. Siamo simili, fra di noi c’è tanta complicità.
Mi sforzo di sorridere. Il fatto che lui parli di lei con me mi provoca un senso di fastidio. Gelosia, forse. Un sentimento immotivato, considerando che amo Francesco.
Mattia mi dice che ha una vacanza in programma con Chiara. Andranno a Cuba, fra un mese. Ancora una volta reprimo l’istinto di rispondere si, va bene, ma ancora non hai capito che non me ne frega nulla della tua ragazza.
La vaga possibilità di fare qualcosa con lui qui, durante questo noiosissimo matrimonio, evapora lentamente.
- E tu? -
Stringo appena le spalle e lascio andare un sospiro.
- Io ho le ferie, ma lui no. Giusto un paio di weekend, roba di pochi giorni. Quindi penso che andremo a Sabaudia. Lui ha una seconda casa lì.
La nostra conversazione si sospende nel momento in cui lo sposo, microfono alla mano, occupa la scena annunciando l’inizio del suo discorso. Gli invitati posano forchette e bicchieri, si voltano verso l’uomo più elegante della sala.
Quindi, ottenuta l’attenzione di tutti, il neo marito di Elena comincia il racconto di come si sono conosciuti, del primo bacio e tutto il resto. E’ un monologo pesante, ...
... pieno di cliché. Mattia e il testimone raggiungono lo sposo, gli tolgono il microfono e ravvivano la sala con qualche anedotto divertente. Qualcuno ride, qualcun altro si sbilancia con un appaluso.
Gli invitati, finito il siparietto, emigrano nel giardino del ristorante. Decido di seguirli. Il caldo è sopportabile.
In un angolo, riparata sotto un grande ombrellone bianco, c’è una piccola orchestra. Suona una musica lenta, dolce, perfettamente in armonia con la quiete del luogo. Alcune coppie, in mezzo all’erba tenera, accordano i movimenti dei loro corpi al ritmo della musica. Una fila circolare di sedie bianche lì circonda, creando una pista da ballo. Il cielo è azzurrissimo.
Io resto dietro alla musica, dietro alle sedie, con le braccia incrociate. Mattia aspira nervosamente una sigaretta. Sta parlando al telefono, al confine del giardino, oltre gli alberi, dove nessuno può sentirlo. Annuisce un paio di volte con un’espressione insofferente, il che mi fa pensare che sta litigando con la sua ragazza.
Lo sospetto e lo spero.
Cammino verso di lui. Prima che io possa raggiungerlo, Mattia finisce la telefonata. Lo vedo scuotere la testa con una smorfia spazientita e pronunciare un’imprecazione a mezza bocca. Si avvicina al prato, verso lo spazio delimitato dalle sedie, dove le coppie di invitati che cedono al ballo aumentano a vista d’occhio. Mattia, riemergendo dai mille pensieri, si accorge che sono a pochi metri da lui e mi sorride.
Nel frattempo la musica ...