Serena cap 2
Data: 09/03/2022,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Autore: MisAlys, Fonte: xHamster
... l’incredulità a farle da padrona.
“Ma… tu…”
“Se vuoi ancora darmi dell’idiota, mia cara puttana, fai pure… ma cominciamo molto male…” sussurrò lui.
“Marco, hai avuto quello che volevi, ora basta!! Tu non puoi…”
“Sbagliato. Io posso.” E fu veloce come un serpente.
Rimesso il cazzo nei pantaloni, la riprese per i capelli, con brutalità, incurante del nuovo pianto della donna.
Spinta verso la piccola scrivania, lasciò che Serena si riaccucciasse a terra, poi le prese un polso, e senza nemmeno darle il tempo di reagire, lo legò alla gamba del mobile con uno dei quattro collant.
Serena realizzò quanto stava succedendo solo quando era tardi.
Preciso, padrone della situazione, la sollevò sul piano della scrivania, avendo cura che il braccio già legato si tendesse verso il basso.
Rapido, procedette con l’altro polso. Serena si ritrovò con il corpo bloccato sul piano del mobile, braccia lunghe distese verso il pavimento, saldamente legate alle gambe del mobile.
“No! No! No! Ma che stai facendo!?!?!” continuava quasi a gridare la donna.
Silenzio… E nel suo silenzio, lui procedeva.
Le afferrò una gamba, e senza convenevoli, la allargò per bene. Poi il collant, a completare l’opera. Tre nta secondi dopo, l’altra gamba fu sistemata.
Il risultato era oscenamente stupendo.
Serena legata sul piano di lavoro, braccia lungo la verticale, gambe completamente divaricate, con praticamente il solo culo che poggiava sulla stretta ...
... superficie.
L’immobilizzarla non si era svolto in silenzio. La disperazione di Serena si era fatta sentire a più riprese, passando dal “fermati immediatamente”, alle offese, dall’incredulità per quanto stava avvenendo, alla vergogna finale, per il ritrovarsi completamente esposta e vulnerabile.
Il suo corpo ora si contorceva, per quanto possibile, mentre nuove lacrime le segnavano il viso.
“Tu non sei un uomo… sei un pervertito!! Lasciami andare!!! Tra poco arriverà Paola e appena vedrà…”
Marco riprese il suo sorriso.
Al di là della sua calma apparente, fremeva. Lo spettacolo dava sensazioni oltre ogni più rosea previsione.
Stupenda.
Serena era stupenda. Nuda, legata ed impotente.
Ma soprattutto, alla sua mercè.
Erano momenti da gustare.
Prese a girare con tranquillità attorno alla scrivania.
“Diavolo… mi sono dimenticato di dirti una cosa… Paola arriverà più tardi… già ieri le ho comunicato un nuovo orario… e il cartello chiuso per allestimento ci garantirà parecchia privacy…”
Serena mormorò un semplice “no…”, ad occhi chiusi, nell’apprendere la notizia. La tortura non sarebbe finita entro pochi minuti. E, immobilizzata, si rendeva conto che il peggio doveva ancora arrivare.
Le braccia tentarono ancora di forzare i legacci… nessun risultato, tranne il divertire Marco…
Tutto ciò che le rimaneva, era l’implorare.
“Io ti prego… ti scongiuro… lasciami andare… Marco, farò tutto ciò che vuoi e…”
Lui proseguiva nel suo passeggiarle attorno.
“Quello è ...