Serena cap 2
Data: 09/03/2022,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Autore: MisAlys, Fonte: xHamster
Capitolo 2.
Serena sentiva quasi dolore alle mani, stringendole l’un l’altra dietro la schiena. Si stava imponendo di rimanere nella posizione impostale, contro ogni sua volontà.
Allo stesso modo, i suoi occhi rimanevano chiusi, serrati, mentre il cazzo del ragazzo si muoveva dentro la sua bocca.
Suo malgrado, doveva ammettere che Marco aveva un arnese notevole, che ora la stava scavando per bene, mentre lei cercava di limitare al minimo il movimento.
E così Marco impostava il ritmo, tenendola per i capelli.
“Dunque, puttana” iniziò lui senza smettere di farsi servire “vedo che sei un po timidina con quella boccuccia…”
Serena tentava di escludere quella voce, rimanendo ad occhi chiusi…
“… ma vedrai che ti insegnerò per bene il concetto di fare le cose a modo.” E, detto questo, le pose anche l’altra mano sulla testa, poi prese a spingere lentamente il cazzo sempre più a fondo nella bocca di lei.
Che tremava, lasciandosi sfuggire gemiti di protesta, mentre il membro avanzava.
Un millimetro alla volta… dentro… ancora… e Marco sorrideva, sentendo il tentativo di Serena di arretrare.
E poi lei cedette, le sue mani che cercavano di afferrare i polsi di lui, per fermarlo, sentendosi quasi soffocare con quel cazzo giunto fino in gola.
Marco però non scioglieva la presa… una spinta continua, mentre i gemiti soffocati di Serena si accompagnavano agli inutili pugni che lei sferrava sui polsi di lui.
D’improvviso estrasse il cazzo dalla bocca, ...
... liberandola. Serena ricadde a quattro zampe, tossendo forte e asciugandosi con la mano la saliva che usciva copiosa a fior di labbra.
Godendosi lo spettacolo, Marco decise di non concederle tregua.
Si avvicinò all’involto posato poco prima a terra, estraendo più. Serena alzò lo sguardo, sentendolo muoversi, e rimase perplessa. Il ragazzo stava scartando confezioni di collant.
Quando Marco ne ebbe a disposizione quattro, lei non capì l’occhiata strana che le indirizzava, istintivamente tentò di ritrarsi, mentre lui si avvicinava, i collant stretti nella mano sinistra.
Quello di Serena, che nemmeno riusciva ad alzarsi, fu un tentativo di fuga molto breve… seduta a terra, spingendosi all’indietro con i talloni, arrivò spalle al muro. Con tutta tranquillità, Marco le si avvicinò.
Torreggiava su di lei, il ghigno sadico dipinto sul viso.
“Avevo detto mani dietro la schiena…” mormorò, quasi bonario.
Lei sgranò gli occhi.
“Io non so cosa ti sei messo in testa, idiota!! Ora basta!! Te l’ho preso in bocca, non sei soddisfatto???”
Era il cazzo di lui a parlare in sua vece. Svettava duro, ancora fuori dai pantaloni.
Marco gli diede un’occhiata, poi tornò a guardare la donna.
“A te cosa sembra, puttana?”
Seppure nuda, appena costretta ad umiliarsi, la donna matura che voleva rappresentare, tentò di uscire…
Fece per alzarsi.
“Se tu credi che io Ahhhhh!!!”
Lo schiaffo che Marco le rifilò sul viso, la ricacciò a terra.
Dolore a parte, era ...