1. Un mondo inesplorato - xi nuove prospettive


    Data: 14/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: scirocco6970, Fonte: Annunci69

    ... da un momento all'altro di essere schiacciata da lui contro le mattonelle fredde della parete, finalmente penetrata da quell'asta che la tormentava con l'attesa. E rimase come inebetita quando invece lui, interrompendo di botto i loro giochi, aprì la porta di vetro del box doccia per uscirne rapidamente. No, non poteva lasciarla così, pensò Laura, ricevendo un'immediata risposta a quella muta domanda che le era rimasta dipinta sul volto: “Dai che è ora di prepararci. Fausto ha prenotato per le 8 il tavolo al ristorante”.
    
    “Si, lo capisco, ma... Non potevamo cenare un po' più tardi?”
    
    “E perché? Abbiamo tutto il tempo per prepararci e asciugarci”, la continuò a tormentare lui. “Non c'è motivo di rinviare, no?” Fingeva di non capire, attendendo che lei si decidesse a parlare chiaramente.
    
    Finalmente il suo gioco divenne chiaro anche a Laura, che dovette fare ricorso a tutto il suo amor proprio e orgoglio di donna per non dargliela vinta: “Si, hai ragione, inutile stare qui a perdere tempo mentre Fausto ci aspetta”. Ed uscì anche lei, esibendo sicura la sua nudità e dirigendosi verso la valigia per decidere cosa indossare per la serata con i suoi due accompagnatori.
    
    L'abito che scelse era assolutamente intrigante. Giulio l'aveva pregata mille volte di indossarlo in quel modo, ricevendo sempre un netto rifiuto. Si trattava di una maglia larga, che terminava in basso con una fascia elasticizzata che, Laura era sicura, andava indossata su un paio di leggins. Suo marito ...
    ... aveva sempre insistito che andasse indossata da sola, trasformando quella fascia in una minuscola minigonna. E quella volta Laura decise di accettare il consiglio del marito, spingendosi perfino oltre. Calzò infatti un paio di sandali altissimi, che si chiudevano sulla caviglia con un cinturino di pelle e che facevano ulteriormente risaltare le gambe nude. Aveva l'impressione che il suo aspetto la facesse sembrare una gran zoccola e per questo si approvò con convinzione. Era quello che voleva ottenere, perché dentro di sé era felice di potersi davvero sentire una zoccola. Lo era diventata, su questo non poteva esserci nessun dubbio. E, a suggello di questo stato, si sfilò il reggiseno, rimanendo nuda sotto quella maglia che generosamente mostrava il corpo attraverso le ampie aperture delle maniche.
    
    La cena fu divertente e stuzzicante. I due uomini avevano deciso di non fare alcun accenno esplicito al sesso, a quello che avevano fatto con Monica, allo stato in cui avevano trovato Laura e Marco entrando in casa quella mattina. E però sembrava che in ogni frase, in ogni parola, vi fosse qualche allusione a quello che era accaduto o che poteva accadere quella notte. Laura coglieva queste allusioni, senza capire se fossero reali o se i suoi sensi sovreccitati le avevano fatto perdere ogni capacità di comprensione. In effetti era lei a non riuscire a pensare ad altro, preoccupata sempre di più dell'eccitazione che le cresceva ripensando ai gemiti di piacere di Monica mentre veniva ...
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