1. Generi diversi 1


    Data: 01/03/2022, Categorie: Trans Autore: Lorycrossdresser, Fonte: Annunci69

    ... interrotta.
    
    “Chissà cosa era successo lì fuori, dove, per quei 15 minuti, la legge e il rispetto seguono regole differente da quelle del resto della giornata, e poi perché le persone sono così cattive?”.
    
    Pensieri e parole seguivano strade totalmente separate, Giulia non riusciva a concentrarsi, i suoi occhi finivano sempre sul primo banco entrando a sinistra.
    
    Cercò, si sforzò per dare un senso logico alla lezione, mai il tempo fu così lento nel girare le lancette dell’orologio da sembrare infinito, finché, una campanella salvifica, mise fine a quell’agonia.
    
    “Studiate gli appunti che forse la prossima volta interrogo”, disse mentre già si dirigeva verso la porta, e Lorenzo era sempre lì, silenzioso e solitario, con il suo sguardo smarrito, con la sua voglia di scomparire e con quel filetto rosso tra il l’unghia e la pelle da nascondere al mondo intero.
    
    Giulia si precipitò come una furia in presidenza.
    
    Se il dirigente scolastico avesse avuto il tempo di accorgersi di lei si sarebbe sicuramente dileguato, ma così non fu.
    
    Il professor Lombardi era un uomo alto e magro, leggermente ingobbito in avanti, aveva spalle piccole e le braccia abbandonate ciondoloni sui fianchi.
    
    Il suo aspetto era in sintonia con il suo modo di fare e di essere, indolente, svogliato, per lui, la cosa più importante era, non avere problemi.
    
    Giulia era sempre un problema.
    
    Lo sommergeva con parole, lo costringeva a scrivere circolari e, soprattutto, gli imponeva, cosa a lui ...
    ... molto sgradevole, dover decidere, prendere una posizione, dover dire si o no.
    
    I passi della bella professoressa erano silenziosi e Lombardi non si accorse di nulla.
    
    Quando bussarono alla porta disse “avanti”, ma si pentì subito di quella parola.
    
    “Buongiorno Lombardi, lo sa perché sono qui vero?” disse con l’impeto che sempre la caratterizzava.
    
    “No non lo so, professoressa” rispose il preside mettendosi già sulla difensiva.
    
    “Lo sa perché sono qui” disse ancora una volta poggiando entrambe le mani sulla scrivania.
    
    Lombardi non riuscì a distogliere lo sguardo dalle sue tette, lei lo fissava e lui guardava fisso quei due rigonfiamenti, immaginava il reggiseno delicato che avvolgeva quel seno meraviglioso, immaginava di sentirne il profumo, immaginava…
    
    “Sono qui! Basta che alza gli occhi e mi incontra!” disse la bella professoressa nel tentativo di richiamare l’attenzione del suo interlocutore.
    
    “Sono qui!” ripeté sorridendo sempre un po’ incredula dell’effetto che faceva agli uomini.
    
    “La prossima volta indosso uno scafandro per venire a lavoro! Comunque sono qui per parlare di altro, professore!”
    
    Lombardi alzò la testa per nulla imbarazzato dalla situazione, per lui le cose erano semplici, agli uomini piacciono le donne e non è un reato guardarle, punto e basta.
    
    In ogni caso le elucubrazioni mentali svanirono in un attimo, quando gli occhi azzurri di Giulia sfidarono i suoi, lame affilate, ecco cosa erano, lame.
    
    “Mi dica professoressa Rotondi, mi ...
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