1. Generi diversi 1


    Data: 01/03/2022, Categorie: Trans Autore: Lorycrossdresser, Fonte: Annunci69

    “Cosa è successo?”
    
    “Nulla”
    
    “Non prendermi in giro Lorenzo, credi che io sia stupida?”
    
    “No”
    
    “Allora cosa è successo?”
    
    “Sono caduto per le scale”
    
    “Sei caduto per le scale?”
    
    “Si”
    
    “E hai i capelli bagnati e i l viso tumefatto? Sei caduto di faccia? E ti ha visto qualcuno cadere?”
    
    “No”
    
    “Tra le 10.00 e le 10.15 ci sono 500 ragazzi che camminano su e giù per le scale, ma tue sei caduto negli unici gradini isolati di tutta la scuola?”
    
    Lorenzo si strinse ancora di più nelle spalle e rimase in silenzio, accucciato in quel primo banco subito alla sinistra della porta, bagnato, sporco e con un livido sullo lo zigomo sinistro.
    
    Si guardava intorno con i suoi grandi occhi nocciola spalancati e pieni di paura, si guardava intorno cercando di evitare i fanali azzurri di Giulia, la professoressa di diritto.
    
    “Guardami Lorenzo, io sono dalla tua parte, io sto con te, ti voglio aiutare, dammi il permesso di farlo, non chiuderti”
    
    Il ragazzo riuscì a sostenere lo sguardo della professoressa solo per un attimo, poi fuggì nuovamente alla ricerca di un appiglio inesistente.
    
    “Lorenzo guardami, io sto qui, non sto nelle tue unghie ne al di là della finestra, io sto qui davanti a te, io so quello che è successo, io lo so!”
    
    “Allora perché me lo chiede se lo sa!”
    
    Le parole furono pronunciate di getto, con rabbia e Lorenzo quasi si stupì di ciò che aveva detto.
    
    “Perché me lo devi dire tu, io altrimenti non posso fare nulla, lo capisci questo? Non devi ...
    ... avere paura io sono con te, la denuncia la deve fare chi ha subito, e continua a subire torti, e angherie, e soprusi, e cattiverie, e violenze, ma se tu non mi parli io non posso fare niente!”
    
    Lorenzo alzò ancora i suoi grandi occhi nocciola verso la professoressa, aprì la bocca per parlare ma la voce rimase dentro, in qualche posto sperduto, lì nel suo corpo.
    
    Si portò le mani sul viso, non voleva farsi vedere piangere ma a stento riusciva a trattenere le lacrime.
    
    Giulia capì che era inutile continuare a torturarlo, lui non avrebbe parlato, non avrebbe mai denunciato i suoi aguzzini, aveva troppa paura.
    
    Così la professoressa gli perse le mani.
    
    Lorenzo aveva la pelle bianchissima, dita lunghe e affusolate, il suo contatto era leggero e straordinariamente delicato.
    
    Lei strinse nei suoi palmi i palmi del ragazzo, come per proteggerlo, lui non si ritirò a quella stretta.
    
    I suoi occhi giravano impazziti per tutta la classe, senza fermarsi da nessuna parte, solo per sottrarsi a quelli di Giulia.
    
    Quel tocco, però, solo mani nelle mani, era un conforto leggero e straordinario che scivolava sulla pelle come olio profumato.
    
    Sarebbe voluto rimanere così, lasciare che il tempo scorresse via lentamente ma la campanella fu inesorabile nel suo trillare.
    
    La ricreazione era finita.
    
    Giulia allentò la presa e, nel lasciare le mani di Lorenzo, si accorse che il ragazzo sul dito indice della mano destra, proprio nell’intersezione tra l’unghia e la pelle, aveva una ...
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