Generi diversi 1
Data: 01/03/2022,
Categorie:
Trans
Autore: Lorycrossdresser, Fonte: Annunci69
... sottile striscia rossa, quasi impercettibile.
Lui si accorse che lei si era accorta, e una donna non puoi fregarla, nessuna bugia o scusa inventata, quella strisciolina rossa ha un nome ben preciso, smalto.
Ritirò furtivo le mani sentendosi quasi un ladro che nasconde la refurtiva, ma non qualcosa di grande o di prezioso, no, qualcosa come un pacchetto di caramelle, un braccialetto di plastica di nessun valore.
Quotidianità ripetitiva e devastante, fatta di ore di lezioni, numeri, formule e paura, questa era la vita di Lorenzo.
“Forza ragazzi seduti riprendiamo, forza dai, la ricreazione è finita, via i cellulari, forza!”
La professoressa di diritto spostò la sua chioma leonina da destra verso sinistra in un gesto ormai abituale, sicura che nessuno dei ragazzi perdesse ogni suo minimo movimento.
Gli studenti dell’istituto erano quasi tutti maschi, le ragazze erano un’assoluta rarità per quel tipo di scuola e la professoressa di diritto non poteva certo passare inosservata.
Era bella Giulia, e tutti, proprio tutti, erano innamorati di lei.
Aveva occhi azzurri, capelli biondi leggermente mossi e le sue labbra carnose erano un vero e proprio attentato alle coronarie maschili, anche se lei faceva di tutto per non esaltarle.
Castigava il suo corpo in abiti sempre molto pudici, sempre pantaloni, mai una gonna, o una scollatura troppo pronunciata, indossava scarpe da ginnastica o rigorosamente basse, niente tacco.
Eppure tutti sapevano che aveva un ...
... piccolo delfino tatuato sulla caviglia sinistra, qualcuno lo aveva intravisto sbirciando sotto la cattedra nell’attimo esatto in cui accavallava le gambe, si rincorrevano le voci sulla sua misura di reggiseno, poi si narrava, ma queste erano solo voci da spogliatoio maschile, che avesse un piercing vaginale.
Chissà quante volte avevano fantasticato su di lei, e chissà, se quel far volare i capelli in continuazione da una parte all’altra, fosse mai entrato nei sogni erotici dei ragazzi.
Giulia, capelli a parte, stava attenta ad ogni movimento, non si piegava mai con il busto per non mettere in evidenza il sedere, non si avvicinava mai troppo ad un alunno, mai un sorriso di troppo e mai un make-up troppo evidente o profumi dolci che ne esaltassero la femminilità.
Parola d’ordine: rigore e professionalità.
Ciò che era successo con Lorenzo trasgrediva le sue regole basilari di comportamento, ma con lui si poteva, anzi, si doveva fare un’eccezione.
Chissà cosa era successo esattamente in quei 15 minuti di ricreazione, chissà cosa avevano fatto a Lorenzo, ciò che la professoressa sapeva con esattezza, invece, era chi era stato.
Riccardo Faraone, unico maggiorenne della classe, il bullo, il più strafottente il più bello, il più macho.
Lui, Riccardo, e una masnada di deficienti che lo seguivano come fosse il pifferaio magico.
“Allora quando è che si può parlare di usucapione? Quando si usufruisce di un bene per un tempo…” la lezione riprese dal punto in cui si era ...