1. Non era semplice curiosità... - capitolo 4, l'amante della mia fidanzata viene a cena, io sono il cameriere


    Data: 13/02/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Gorizio, Fonte: Annunci69

    ... con tanta insistenza, sentirla tossire quando esagera.
    
    Ferma un attimo quel pompino: "Masturbati" mi dice "Ma non venire".
    
    Lei non sa che mi sono segato fino a quel momento, mi masturbo lentamente, provo anche a pensare ad altro, ma sono troppo, troppo eccitato. Ogni tanto la mia donna inizia a solleticare con la lingua il glande del suo amante, con me non lo fai, questo mi eccita ancor di più.
    
    Leonardo non dice nulla, ma Alessia inizia ad accelerare, capisce che l'amante sta per venire, io devo fermarmi per non venire insieme a lui.
    
    La bocca di lei viene inondata, Leonardo geme, Alessia ingoia tutto, poi sorride all'amante, lo bacia, si abbracciano e per qualche secondo sono solo loro due, poi mi coinvolgono nuovamente, si voltano entrambi verso di me, guardano la mia erezione. "Sei stato bravo" dice Alessia "Avvicinati", mi avvicino a quattro zampe come mi ha insegnato lei, la mia ragazza inizia a toccarmi, avvicina anche un piede coperto dal sandalo, mi concede l'onore di leccarglielo mentre mi fa venire.
    
    "Posso leccare tutto o devo leccare solo la scarpa?" chiedo.
    
    "Tutto" dice lei, maliziosa.
    
    Mi tocca, sento che manca pochissimo, ma sul più bello Leonardo la ferma, dice: "Aspetta!". Alessia si ferma immediatamente, lo guarda negli occhi.
    
    "Dimmi, amore" risponde la mia ragazza.
    
    Ancora "amore", impazzisco.
    
    Leonardo rivela: "Prima quando doveva farmi da poggiapiedi si è messo al mio fianco, voleva costringermi a girare la sedia per non stare ...
    ... sotto il tavolo".
    
    Alessia è furente: "Cosa?! Che figure di merda mi fai fare?!" La mia donna allontana il piede "Chiedi subito scusa a Leonardo!".
    
    Sono eccitatissimo, sento di non riuscire a resistere: "Perdonami" chiedo scusa all'amante della mia ragazza; non ne posso più, devo venire assolutamente.
    
    "Non basta" dice Alessia "Scusati come fai con me".
    
    So bene che vuol dire, anche se sono riluttante a farlo. Mi sporgo sul letto, sono troppo, troppo eccitato, sento che basta sfiorare il mio cazzo per farlo venire. Avrei fatto qualsiasi cosa, inizio a baciare i piedi di Leonardo. Secondo Alessia quella è una punizione, ma l'umiliazione di baciare i piedi dell'amante della mia donna è così grande da diventare un regalo. Sono gelosissimo, furente, mi sento morto dentro, completamente spogliato della mia dignità, eppure bastano un "Ora puoi venire" della mia padrona e due colpi della mia mano destra per farmi esplodere nel più grande orgasmo che fino a quel giorno avevo mai avuto, un orgasmo che aspettavo da cinque giorni e con cui ho sfogato tutti quei sentimenti repressi che avevo in corpo.
    
    Sporco il letto, sporco il pavimento, fortunatamente non ho l'ordine di pulire, l'orgasmo così forte mi ha fatto passare ogni eccitazione. La mia donna sembra accorgersene, scende dal letto e si riveste, indossa la vestaglia con la quale dorme. Leonardo cambia completamente sguardo, ora sorride, torna ad essere l'amico che ho sempre avuto. Si alza anche lui, si riveste. Sono ...
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