Sorpresa al lavoro
Data: 12/02/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Mads19, Fonte: Annunci69
... dell’affare ormai, e perché si concluda bene ho bisogno del tuo aiuto. Per telefono non posso spiegarti per bene cosa devi fare… Torna in ufficio, per favore, lì ci sono già gli altri, ti spiegheranno tutto loro. - E poi aggiunse: - Lo so che è una bella scocciatura… Vi chiedo un po’ di pazienza, e poi vedrete che da questa faccenda otterremo dei grandi vantaggi per la società e per tutti noi! -
Il tono della voce era entusiasta, ma anche estremamente paterno, e perciò mi venne spontaneo di rispondergli nel modo più rassicurante possibile: - Nessun problema, non mi disturba: sono felice di poterla aiutare! - Ed era vero, perché in quel momento mi sentivo anch’io responsabile della buona riuscita dell’affare, e il pensiero di dover tornare in ufficio così tardi non mi pesava affatto; al contrario, mi inorgogliva da matti…
Prima di riattaccare il capo ebbe tempo per un ultimo consiglio: - Ah, mi raccomando, rimettiti quel completino che avevi stamani: ti donava da morire e hai fatto davvero un’ottima impressione a tutti… -
- Non si preoccupi, capo: non mi sono ancora cambiata. Arrivo subito… - Controllai che il trucco fosse ancora a posto ed uscii di casa, piena di entusiasmo.
Per far prima presi la macchina: non la usavo mai per andare in ufficio, a causa del traffico, ma a quell’ora non ci sarebbero stati grossi problemi. E infatti mi bastarono pochi minuti per arrivare a destinazione: lasciai l’auto nel garage sotterraneo dell’ufficio, che per la prima volta ...
... da quando lavoravo lì trovai praticamente vuoto (c’erano solo altre due auto oltre alla mia e un furgone), e salii in ascensore.
Arrivata al piano dell’ufficio, come mi aspettavo, trovai le porte aperte e le luci accese. Non sapevo chi altro fosse stato richiamato, oltre a me, ma stranamente, in quel momento, tutte le stanze sembravano deserte. Eppure, se l’ufficio era aperto, qualcuno ci doveva essere…
Cominciai a girare nelle stanze per vedere se trovavo qualcuno. Incredibile, non c’era ombra di anima viva… Cominciavo ad avere un po’ di paura, perché non riuscivo a capire cosa stava succedendo. E poi l’ufficio deserto, a quell’ora, con tutte le luci accese, effettivamente metteva addosso un certo senso d’angoscia. Ma non durò molto…
Sentii improvvisamente un rumore alle mie spalle, e mi girai di scatto, spaventata. - Ah, siete voi! - esclamai con sollievo, trovandomi di fronte ai due più stretti collaboratori del capo (quelli che, a detta di tutti, erano i suoi “vice”). - È un pezzo che stavo cercando se c’era qualcuno… si può sapere dove eravate? -
- Veramente siamo sempre stati qui… - risposero.
- Ma se ho guardato in tutte le stanze e non ho visto nessuno!? Beh, comunque non importa… Sono venuta qui perché mi ha chiamato il capo: cosa devo fare? - Replicai, un po’ contrariata.
- Oh, niente di particolare… ora ti facciamo vedere! - E, detto questo, uno dei due, passò dietro di me e si chinò per aprire lo sportello di un mobile.
Anch’io mi voltai, per ...