1. Tua…(Capitolo 9)


    Data: 11/02/2022, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Sensazioni Tradimenti Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu

    ... dice Jay. Sorrido. “Già. Ti scoperei qui sul muretto, se solo potessi”, le dico. Lei fa la smorfiosa. Si morde il labbro, accavalla le gambe. “Non sarebbe una cattiva idea”, risponde. Prendo il telefono. “Sorridi. Voglio farti delle foto”, le dico. Mi allontano di qualche passo. Le faccio degli scatti. Lei gioca col cappello, tenendolo con una mano, o tirando il bordo verso il basso, e si lascia fotografare sorridendo e facendo anche qualche espressione molto maliziosa. Mi avvicino a lei, le faccio vedere gli scatti, restando in piedi di fianco a lei, che mi mette un braccio attorno alla vita, e posa l’altra mano sulla mia pancia. Le metto una mano su una spalla. Mentre scorro le foto, che lei commenta una ad una, la sua mano scende sulla mia erezione. La accarezza. Preme sulla punta, massaggiandola. “Ho gli umori che arrivano alle ginocchia”, mi dice sottovoce. Sto impazzendo. Dopo la scopata interrotta di questa mattina, ora anche questo. Le metto una mano sotto al mento, le sollevo il viso. Le mordo le labbra. “Appena sarà possibile, ti scoperò così forte che non potrai sederti. Mi stai facendo impazzire”, le dico. Lei chiude gli occhi. Sospira. Poi mi guarda, ha lo sguardo infuocato. “Allora devo impegnarmi ancora di più”, è la sua risposta. Si alza, si ributta nella folla, senza darmi la possibilità di replicare. Sta giocando, ha iniziato un interessante gioco in cui prima lancia il sasso e poi nasconde la mano, prima mi provoca, in maniera anche molto forte, e poi ...
    ... interrompe tutto, facendomi impazzire. Passiamo un po’ di tempo tra bancarelle e negozi di souvenir, con Jay che acquista qualche ricordino. Sembriamo veramente una coppia. Continuamente a scherzare e a provocarci, a baciarci in mezzo alla gente e a camminare mano nella mano. Jay manda qualche foto ad Ay, scrivendogli che oggi saremo occupati tutto il giorno. Verso ora di pranzo ci rimettiamo in macchina. “Jay pronta? Mia madre ti farà il terzo grado”, la avviso. “Sarò più impegnata a guardare le tue espressioni mentre ti ricorderò…questo”, mi dice, prendendomi la mano e portandosela tra le gambe. Sento la sua figa allagata, calda, il clitoride già gonfio e duro. Inizio a toccarglielo. Jay geme. “Sicuro di volermi far arrivare da tua madre con il viso sconvolto dall’orgasmo?”, mi chiede. Sollevo le spalle. “Puoi sempre provare a resistere”, le dico, affondando un dito e poi tornando a stuzzicare il clitoride. Casa dei miei è a meno di 15 minuti da dove siamo noi, e a quest’ora la strada è sgombra. Non abbiamo molto tempo, ma per quanto è bagnata Jay, potrebbe arrivare all’orgasmo anche in meno di un minuto, ma lei resiste, si tortura il labbro a furia di morderselo. Si porta la mano tra le gambe, sento le sue dita intrecciarsi alle mie e affondare nella sua figa. Le spinge dentro, poi le tira fuori e le porta alla mia bocca. Me le fa leccare. “Volevo essere il tuo aperitivo”, mi dice, facendomi sbandare ed eccitare all’inverosimile. “Cazzo Jay, riesci a farmi impazzire con due ...
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