1. Tua…(Capitolo 9)


    Data: 11/02/2022, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Sensazioni Tradimenti Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu

    ... il nome di questa donna che mi sta facendo impazzire di piacere. Mia madre sembra convincersi, mi rimprovera ancora ma chiude la chiamata, dicendomi di arrivare da loro il più tardi possibile. Butto il telefono sul letto, e Jay si alza. “Allora? Per che ora devo esser pronta?”, chiede. “Il più tardi possibile ha detto”, le rispondo, mettendomi in ginocchio sul letto, pronto a saltarle addosso. “Bene, perchè abbiamo delle commissioni da fare stamattina”, dice lei, girandosi e uscendo dalla stanza. “Eh? Tu ora vieni qui e ti fai scopare come se non ci fosse un domani”, le dico, rincorrendola, ma lei si chiude in bagno e dall’altro lato della porta mi urla: “Troppo tardi, per ora basta così”. Rimango di fronte alla porta, ponderando cosa fare. Sento il telefono squillare. Vado a rispondere, vedendo che si tratta di Jay. Chiudo la chiamata e un istante dopo ricevo un messaggio. Leggo: “Volevo avere la tua attenzione lontana da quella porta”. Poi ricevo una foto. Sono le sue gambe. Vedo dei rivoli di umori. “Lo vedi, quanto mi fai bagnare?”, scrive. Ha proprio deciso di farmi perdere la testa. Faccio una foto. Al mio cazzo ancora durissimo, ma soprattutto pieno dei suoi umori, diventati cremosi per via del modo in cui lei mi stava scopando poco fa. “Lo avevo notato”, scrivo. Lei risponde con una faccina con gli occhi a cuoricino. “Peccato che tu non sia qui a ripulire con la lingua”, le scrivo, ma lei legge senza rispondere. Sento il rumore della doccia. Mi stendo sul letto e ...
    ... cerco di calmarmi. Non so cosa abbia in mente Jay, ma è già riuscita a far arrivare il mio desiderio alle stelle. Poco dopo ricevo un altro messaggio. É una foto. Del seno di Jay, mentre lei è avvolta nell’asciugamano. Si vedono i capezzoli ancora duri. “Peccato tu non sia qui a morderli. Sono ancora sensibili, anche se sono appena venuta”. Lascio il cellulare sul letto e mi metto di fronte alla porta del bagno. Jay esce poco dopo. Mi guarda ridendo. Indossa un abito con tanti colori, che le stringe il seno ma che ha una gonna larga. “Spero che il contatto con la stoffa sia piacevole, almeno.”, le dico, cercando di fare l’offeso. Jay solleva le spalle. “Mhm, si, ma è stato meglio pensare a come mi scoperà Ay domani”, mi risponde, andando in camera. Sta chiaramente cercando di provocarmi. “Fai presto, abbiamo da fare!”, mi dice ad alta voce dalla camera. Mi fiondo in bagno. Sono pronto in pochissimo tempo. Cerco di vestirmi in maniera non troppo elegante, anche se è sempre difficile reggere il confronto con Jay. Maglietta con dei bottoni sul petto, bermuda di jeans. Può andare! Esco e trovo Jay intenta ad indossare una collanina. La raggiungo. Prendo la collanina e la aiuto, facendogliela indossare e richiudendogliela sul collo. Mi guarda di riflesso dallo specchio. Ha messo di nuovo il rossetto di ieri, ma senza trucco sugli occhi. “Che commissioni abbiamo da svolgere?”, le chiedo. Si gira di scatto. Sorride. É raggiante. “Mi porti a ballare la pizzica stasera?”, mi chiede. Ed io ...
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