Vecchio puttanone tunisino
Data: 07/02/2022,
Categorie:
Maturo
Autore: datteroblu, Fonte: xHamster
... vecchio verso una stanza disadorna, con una grande tenda. Lo spazio oltre la tenda era quasi tutto occupato da un lettone e da un faretto, di quelli usati dai fotografi. L’uomo mi chiese se avessi niente in contrario se faceva delle foto. Ero inibito, avevo paura e la cosa allo stesso tempo mi eccitava. Ero praticamente su un set porno! Imbevuto come ero di immagini hard, non mi sembrava vero, e mi eccitava. L’uomo tirò fuori una polaroid che dubitavo fosse alla sua portata. Vista la mia faccia, garantì che avrebbe fatto delle istantanee, che le avremmo riviste insieme e che in ogni caso non sarei stato riconoscibile. Titubante accettai. L’uomo accese il faretto, si mise in un angolo e in quel momento il troione di sua mogle scostò la tenda e entrò. Cominciai a sentire i clik della ripresa fotografica. Lei mi abbracciò e mi disse “Chi ti faccio pensare? Tua madre? La madre di un tuo amico?”. “Mia zia” risposi senza esitare. Le sollevai la vestaglia, era nuda, sentiì il calore emanato dal suo grosso culo, la pesantezza bestiale dei voluminosi seni. Lei in un colpo solo mi tolse il maglione e la maglietta, e mentre mi baciava il petto, armeggiava sulla mia cintura. Mi trovai a pantaloni e mutande calate e con il cazzo teso. Lei rise L’uomo le tirò una bustina, la troia la prese al volo e la aprì con i denti, tirò fuori il preservativo e con mano pratica me lo appoggiò sul glande e lo srotolò lungo il cazzo. Pensai che era veramente esperiente, ma anche che con mia zia avrei ...
... potuto ficcare a carne, senza protezione, ma in fondo ero più tranquillo così. Subito dopo lei si inginocchiò a prenderlo in bocca e succhiarmelo, e cavolo, ci sapeva fare. Mi rilassai un bel poco, sino a quel momento ero stato rigido, in attesa delle iniziative della donna ma adesso andava meglio e lei stessa se ne accorse, Mi lappò i coglioni e poi saltò sul letto. “Vieni, fottiamo”. Mi fece posto e guidò il cazzo verso la figa, Allargò un’oscena e slabbrata porta, al di sotto di un folto pube riccio e nero, Scivolai dentro nella fessura oleosa. La vecchia era già calda, forse troppo. Insoddisfatta si fermò e mi disse. “Aspetta, sono troppo bagnata”, estrasse da sotto il cuscino un panno bianco, mi prese il pene e lo nettò, poi se la passò nella gnocca in profondità. Gliela reinfilai dentro e la troia sembrò più appagata. “Ecco, ora ti sento…”. Mi stava piacendo un sacco montare quella vecchia vacca araba, mi sentivo esaudito nei miei desideri più peccaminosi e segreti, una signora matura con grandi seni e largo culo! E il fatto che fosse bagnata, mi rincuorava, era eccitata anche lei! E poi c’era pure suo marito che ci fotografava. Mi girai a guardarlo e non lo vidi più Allarmato, girai la testa e lo scorsi in ginocchio dietro, la macchina fotografica in una mano mentre con l’altra si smenazzava il cazzo. Ero a culo nudo e mi preoccupai, ma l’uomo mi tranquillizzò con un gesto, “Continua, continua, per favore”. La vecchia lo prese in giro e mi disse sghignazzando: “Noi ...