1. "un bull per mia moglie 7" (ovvero: un'avventura fantastica in villa, parte seconda)


    Data: 04/02/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... una gonna corta e con una camicia elegante; fece un giro su sé stessa per farsi ammirare. Lia invece, altrettanto elegante, vestiva un pantalone blue a vita bassa e una maglia sblusata rosa fantasia e, per maggior comodità, a differenza dell'amica, calzava scarpe basse di corda, colore nero.
    
    Stavamo salendo sul bus quando:
    
    "Un momento" sentimmo strillare e, giratici scorgemmo gli sposini che correvano verso il mezzo.
    
    L'autista, dopo aver aiutato Lia e Anna a salire, aspettò la coppia e aiutò pure l'altra donna, per poi permettere a noi maschi di farci accomodare.
    
    Impiegammo una ventina di minuti per giungere al palazzo e, durante il tragitto, fu proprio mia moglie a rompere il ghiaccio.
    
    Si chiamava Rosetta e lui Luigi, giovanissimi rispetto a noi, lei solo trentadue anni e lui trentacinque. Originari della provincia di Foggia e trapiantati in Friuli, ma per lavoro vivevano in Germania.
    
    Ovviamente, non dissero nulla sul vero motivo della loro presenza alla villa e nulla trapelò da Lia.
    
    Arrivammo e l'autista aiutò prima le signore a scendere e poi anche noi sortimmo fuori.
    
    Fui io a rifilare dieci euro all'uomo che, contento, intascò la mancia e si offrì di venirci a riprendere in qualunque momento.
    
    Il salone del palazzo era stupendo. Grandi arazzi alle pareti e tendaggi sfarzosi ai balconi.
    
    La mostra si sviluppava sui due lati lunghi della stanza e i dipinti erano posizionati su cavalletti posti uno accanto all'altro, per non danneggiare le pareti ...
    ... arredate.
    
    Al centro della sala, scorgemmo il nostro direttore vicino al suo amico pittore, che stava illustrando i suoi quadri ad un'altra coppia.
    
    Ci vide e, venutoci incontro, salutò affettuosamente le signore e strinse cordialmente le nostre mani.
    
    Ci intrattenne meno di un minuto, poi, appena il pittore fu libero, ci diresse verso di lui e ci presentò.
    
    Il suo nome era Filippo, su per giù della sua stessa età, ma era un omone grande e grosso con due mani altrettanto grandi e grosse.
    
    Mi sovrastava di almeno quindici centimetri e doveva pesare non meno di cento chili.
    
    Dalla camicia, aperta sul petto, fuoriusciva un cespuglio di peli scuri ed altri venivano fuori dalle maniche tirate su dell'indumento.
    
    Un viso bello e pulito, con due occhi neri che sembravano penetrarti ed una chioma folta, ma alquanto brizzolata, completava il suo aspetto.
    
    Non osai abbassare lo sguardo, anche perché già lo stavano facendo sia Anna che Lia.
    
    Pensandoci bene, quella era proprio la tipologia di maschio che mia moglie preferiva.
    
    Fu gentilissimo, in specie con le donne e, sia mia moglie che quella di Mario, ricevettero infinite attenzioni, tanto da farmi pensare ad una sponsorizzazione esagerata da parte di Silvio.
    
    Rosetta fu l'unica che si tenne fuori, dando spazio alle altre; del resto lei aveva già dato, ma, soprattutto, ricevuto.
    
    Lia, Anna e Filippo si stavano allontanando per andare al buffet, ignorandoci completamente, per cui io e Mario cominciammo a girare ...
«12...567...15»